Portare a zero la percentuale di popolazione esposta ai superamenti oltre i valori limite di biossido di azoto e polveri sottili entro il 2020, e ridurre il numero di cittadini esposti ad alti livelli di ozono. Sono alcuni degli obiettivi del nuovo Piano regionale per la qualità dell’aria (Prqa) in Toscana illustrati al Consiglio regionale da un’informativa preliminare dell’assessore toscano all’ambiente Federica Fratoni. Il piano punta a svolgere un quadro conoscitivo relativo allo stato della qualità dell’aria in Toscana, stabilire obiettivi generali, finalità e dettare indirizzi per l’individuazione e l’attuazione delle azioni e misure per il miglioramento della situazione.
Piano per la qualità aria I contenuti del piano, spiega una nota, si integrano con le linee guida per la predisposizione dei Piani di azione comunale (Pac), che i Comuni ricadenti nelle aree di superamento, dove si registrano superamenti rispetto ai livelli dei valori limite fissati dalla normativa, sono tenuti ad adottare. Secondo l’informativa agli atti, negli ultimi anni, anche in ragione delle politiche ambientali attuate a tutti i livelli istituzionali, si è registrato un lieve miglioramento dello stato di qualità dell’aria e un decremento delle emissioni di origine antropica.
Cosa serve per migliorare qualità aria Tuttavia, persistono ancora elementi di criticità relativamente ai livelli di concentrazione di alcune sostanze inquinanti in particolar modo nelle aree periferiche, che presentano forme di insediamento abitativo che favoriscono l’utilizzo di biomasse ai fini del riscaldamento domestico. Le linee di intervento del Prqa puntano inoltre al coordinamento, monitoraggio e supporto all’attuazione dei Piani di azione comunale; ad azioni di mitigazioni delle emissioni derivanti del settore industriale, dall’agricoltura e dalle grandi infrastrutture; azioni rivolte al mantenimento della buona qualità dell’aria; al miglioramento del quadro conoscitivo e, infine, all’educazione ambientale.