Toscana e Sicilia unite nel segno di Xu Hongfei. L’artista cinese esporrà in Italia le sue opere a Montepulciano e a Zafferana Etnea, in provincia di Catania nell’ottica di intensificazione degli scambi culturali e commerciali tra Italia e Cina, attraverso nuove partnership tra Toscana, Sicilia e la provincia del Guangdong, di cui è capitale Canton, la metropoli in cui vive e opera lo scultore.
 
La mostra Sarà inaugurata sabato 7 settembre a Montepulciano e rimarrà aperta fino a martedì 24 settembre nell'antica Fortezza che già ospita l'esposizione dedicata a Giorgio de Chirico (leggi); l’ingresso gratuito, voluto sia dal Comune di Montepulciano sia dallo stesso artista, è un chiaro segnale del carattere soprattutto promozionale dell’evento e della volontà di creare un’amicizia duratura. Xu Hongfei procederà personalmente all’installazione delle opere e sarà a capo di una delegazione di 35 persone comprendente, oltre al suo staff, anche imprenditori, giornalisti della carta stampata e della televisione e opinion leader. Come un regista che mette in scena una commedia piena di humour con infinite sfaccettature, Xu Hongfei con le sue donne opulente esplora l’unione ingegnosa di goffagine e agilità, di destrezza e pesantezza, crea significato e profondità umana attraverso il netto contrasto tra corpi pesanti e anime leggere. Le sue figure offrono sollievo dallo stress allo spirito umano, grazie all’ispirazione che proviene da forme esagerate ma uniche e precise. Le nobili forme di Xu Hongfei si inseriscono nel cuore del tessuto urbano poliziano, tra Piazza Grande e la Fortezza.

Il legame con la Cina Montepulciano ha lunga storia di cosmopolitismo che fa risalire la conoscenza della Cina nei secoli. La Biblioteca comunale custodisce le collezioni librarie della Biblioteca dei gesuiti, con un fondo significativo sulle missioni gesuitiche in Oriente, e si è andata arricchendo di opere sulla Cina, con una collezione di interesse regionale. Ha appena stretto un accordo con l’Hanban, l’istituzione per la promozione della lingua e cultura cinese nel mondo, per creare un “Chinese corner” con 300 volumi di donazione che vengono ad aggiungersi alle altre collezioni.