Nell’anno che l’Europa dedica al volontariato il WWF Toscana e l’Oasi WWF Padule di Bolgheri organizzano domenica 20 febbraio per il terzo anno consecutivo, con l’aiuto indispensabili dei volontari, la pulizia delle spiagge frequentate dal Fratino, il raro uccello trampoliere che frequenta le dune sabbiose.
L’evento ha lo scopo di preparare la “casa” del Fratino in vista della stagione riproduttiva e di ricordare l’opera meritoria condotta nell’arco di 20 anni da Raimondo Stiassi nella conservazione degli ambienti dunali dei territori di Castagneto Carducci e di Bibbona, dopo il successo di partecipanti e risultati registrato nelle precedenti due edizioni 2009-2010.
Il punto della situazione – “Siamo nel pieno dell’inverno –dichiara Paolo Politi Direttore delle Oasi WWF Padule di Bolgheri e Orti Bottagone- ma molte specie di uccelli sentono già aria di primavera e l’approssimarsi della nuova stagione riproduttiva. Ciò ci suggerisce di porre particolare attenzione nel garantire l’integrità dei siti di nidificazione di numerose specie di uccelli ospiti dell’Oasi Padule di Bolgheri, storica Oasi WWF, e delle Oasi Dunali del Gineprino e Camilla, istituite recentemente dai Comuni di Bibbona e di Castagneto Carducci a tutela dell’habitat naturali costieri”. La spiaggia naturale dell’Oasi, uno dei lembi di arenile meglio conservati della costa toscana, colonizzata da numerose specie pioniere delle sabbie e da ginepri coccoloni è l’habitat privilegiato di una specie di trampoliere molto raro ormai in Italia, protetto dalla Direttiva europea Uccelli, che verso la fine di febbraio e gli inizi di marzo inizierà una nuova stagione riproduttiva deponendo le uova in impercettibili depressioni ricavate nella sabbia.
L’animale – Si tratta del raro Fratino Charadrius alexandrinus, uno tra i più piccoli uccelli trampolieri nidificanti in Italia, confinato per sue specifiche esigenze eco-etologiche alle coste sabbiose o sponde ghiaiose lungo il corso dei fiumi, dove inquinamento e disturbo non hanno raggiunto ancora livelli insopportabili. Sempre in movimento lungo le linee di battigia disegnate dalle onde alla ricerca di cibo, il Fratino rappresenta il simbolo delle spiagge naturali ben conservate. La spiaggia dell’Oasi di Bolgheri, uno dei pochi siti toscani dove il Fratino si riproduce con successo con qualche coppia, non è esente dall’effetto determinato dal deposito di rifiuti, restituiti dal mare dopo essere stati gettati incautamente o volontariamente dall’uomo nei fossi e nei fiumi ed arrivati al mare con le piene, oppure dalle navi in transito.
L’iniziativa – “L’azione di tutela e di sensibilizzazione condotta negli ultimi 20 anni dal WWF ed in particolare da Raimondo Stiassi, alla cui memoria è dedicato questa iniziativa, -ha aggiunto Paolo Politi- ha posto le basi per rafforzare il livello di conservazione degli arenili naturali posti ai confini amministrativi dei Comuni di Bibbona e di Castagneto Carducci. L’elevata pressione antropica che si registra soprattutto durante la stagione estiva in questo tratto di costa ha suggerito alle Amministrazioni locali, sotto l’indirizzo dato dal WWF, di istituire due piccole ma significative Oasi Dunali dedicate a questo raro habitat costiero. “ A dimostrazione dell’importanza naturalistica degli ecosistemi dunali il Piano d’Azione regionale per la conservazione della biodiversità (accordo congiunto Regione Toscana, Direzione Protezione della Natura del Ministero dell’Ambiente e WWF) in corso di elaborazione, ha individuato l’ecosistema dunale come uno dei più importanti target di conservazione in Toscana Tale attenzione deriva dalla elevata qualità e vulnerabilità di questi ecosistemi caratterizzati dalla presenza di numerosi habitat e specie di fauna o flora di interesse comunitario o regionale.
In Toscana – “La conservazione degli ambienti dunali –ha dichiarato il presidente WWF Toscana Marcello Demi- rappresenta una delle principali priorità ambientali per la Toscana, ove l’erosione costiera e l’elevato carico turistico estivo costituiscono due forti cause di minaccia assolutamente da contrastare. Sul totale di circa 207 km di coste sabbiose toscane circa il 35% (73 km) sono in evidente stato di erosione, con arretramenti della linea di riva che, in molti casi, superano i 2 m all’anno. Numerosi sono gli habitat e le specie del target negativamente condizionati dalle attività turistiche e dai processi di urbanizzazione delle aree costiere. La principale pressione legata a queste attività è costituita dalla realizzazione di strutture, fisse o temporanee, per il turismo balneare (stabilimenti balneari, infrastrutture, urbanizzazione, parcheggi, ecc.) causa di riduzione e frammentazione degli habitat costieri sabbiosi, ed al disturbo operato dal carico turistico estivo (calpestio, sentieramento, disturbo diretto, presenza di animali domestici, pulizia meccanizzata delle spiagge, inquinamento luminoso, elevato utilizzo di beni primari, ecc.)”. Nell’ambito del Piano d’Azione lo stesso Fratino è stato scelto come “specie bandiera” in grado di rappresentare simbolicamente questo prezioso ambiente. Particolarmente significativo risulta anche il valore paesaggistico di questo habitat oltre alla sua importante funzione di tutela delle falde acquifere di acqua dolce presenti nelle zone costiere.
Firenze