FIRENZE – Si svolgeranno in primavera, in una domenica compresa tra il 15 aprile ed il 15 giugno, i cinque referendum ammessi ieri dalla Corte costituzionale.
Si tratta di quelli per la cittadinanza degli extracomunitari, Jobs Act, indennità di licenziamento nelle piccole imprese, contratti di lavoro a termine, responsabilità solidale del committente negli appalti. Non è stato ammesso invece quello per l’autonomia differenziata.
In attesa della fissazione di una data da parte del governo, gli scenari prevedono la possibilità di un accorpamento della consultazione referendaria con quelle per le elezioni dei presidenti delle Regioni che potrebbero andare al voto in primavera: Veneto, Campania e Puglia. Elezioni in programma in autunno, invece, per Toscana, Marche e Valle d’Aosta. In primavera andranno inoltre alle urne gli elettori di diversi Comuni, tra cui Genova, per l’elezione del sindaco.