Non solo Province. Ora è bagarre anche sui giudici di pace. Nei giorni scorsi il Governo ha deciso di cancellare l'80% degli uffici del giudice di pace (667 su 846). Un atto considerato «incostituzionale» da Vincenzo Crasto, presidente dell'Associazione nazionale dei Giudici di Pace.
Grido d’allarme Un grido d’allarme a cui oggi si è aggiunto quello del sindaco di Volterra Marco Buselli che ha scritto una lettera al Ministro della Giustizia, al presidente della Corte d’Appello di Firenze e al Tribunale di Pisa, perché tra i giudici di pace cancellati c’è anche quello del suo territorio. «La soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Volterra comporta preoccupazione e rammarico – scrive il primo cittadino – considerando l’ampia estensione territoriale del mandamento di Volterra e considerando che davanti al Giudice di Pace la direttiva comunitaria consente la semplice difesa personale, senza l’assistenza di un avvocato per le cause di valore fino a 1100 euro, è evidente che dover intentare cause, per tali modesti importi, in sedi distanti ormai svariati chilometri, si sostanzia in una negazione della stessa giustizia. Ed allora, quelle esigenze che hanno confortato il governo a far conservare l’Ufficio del Giudice di pace nelle sette isole, tra cui l’isola dell’Elba, sono, a parere dello scrivente, le stesse esigenze che devono supportare la scelta per il mantenimento dell’Ufficio del giudice di pace a Volterra, specialmente nel caso in cui al mandamento di Volterra fossero aggregati anche Comuni limitrofi».
Il carico delle spese «Sensibile a questa esigenza di giustizia, il Comune di Volterra è disponibile a farsi carico delle spese relative ai locali, alle utenze – prosegue la lettera – nonché ad impegnarsi a reperire fondi che permettano la copertura del costo di una unità di personale di Cancelleria»