«Quando si parla di cartellonistica, è facile per la politica entrare in contraddizione, lasciando nell’angolo il buonsenso. Questo è comprensibile, ma non giustificabile». A parlare è l’assessore alla viabilità del Comune di Volterra Paolo Moschi, che interviene dopo giorni di polemiche sulla scelta del suo Comune di togliere l’indicazione “Pontedera” dalla cartellonistica stradale volterrana.
Questione di scelte «Una la certezza: indicare tutti e tutto, non si può. Quindi tocca fare delle scelte. Con quale criterio? Sicuramente – spiega l’assessore Moschi – il primo criterio è quello della direttrice; facciamo un esempio sciocco: se abbiamo 2 cartelli e ci sono 3 località importanti nella stessa direzione, e una sola località, meno importante, in un’altra, sarà ovvio che a essere segnalate sono le due direttrici. Così come per direttrice si parla sopratutto della mèta della strada o del centro di maggior rilievo. Nel caso volterrano, la 439 è la strada che conduce a Sarzana, passando dall’area pisana. Non essendo possibile segnalare tutti i comuni di passaggio (Lajatico, Chianni, Terricciola, Palaia, Peccioli, Capannoli, Ponsacco, Casciana Terme, Lari, e infine Pontedera) è ovvio che la direzione Pisa sottintende un’area più vasta. Un’idea di geo-identità che il turista capisce bene. Così come sono importanti, per chi vive lontano dalle grandi arterie, i cartelli per le superstrade, oggi SGC e per le autostrade. Difficile che un tedesco che sale a visitare Volterra cerchi il cartello per Pontedera. Più facile che cerchi San Gimignano, e prima di questa amministrazione, in Volterra non esisteva un solo cartello San Gimignano. Insomma, delle scelte vanno fatte, possibilmente con la sensibilità di chi viene da fuori. E che quindi li usa davvero i cartelli».
Il sindaco di Pontedera: «Non c’è bisogno di qualche cartello stradale in Alta Valdicecina per farci conoscere» A sollevare la questione era stato qualche giorno fa il gruppo di opposizione in consiglio comunale Volterra Futura che ha definito la scelta «qualcosa che ci rende ridicoli agli occhi del mondo». Dichiarazioni a cui si sono aggiunte quelle del sindaco di Pontedera Simone Millozzi che sul suo blog ha riservato qualche stoccata ai cugini volterrani: «Osservo che il danno causato da questa scelta lo pagano i cittadini e i turisti che si trovano in quella città. Pontedera è una importante città conosciuta in tutta Italia e a livello internazionale per tante ragioni: dalle sue industrie alle sue eccellenze alimentari, dalla sua storia ai suoi personaggi illustri, alla sua arte. Non c’è bisogno di qualche cartello stradale in Alta Valdicecina per farci conoscere». «Purtroppo, i cittadini lo sanno bene, non ci si muove solo per “turismo” ma per mille altre diverse ragioni, a volte indipendenti dalla nostra volontà. E’ a questi cittadini che quegli amministratori dovranno rendere conto di questa scelta. Mi auguro – conclude il primo cittadino Millozzi -. che questo Paese comprenda che solo con la serietà, con il rispetto e con l’intelligenza si può costruire un futuro dignitoso per tutti».