FIRENZE – Territori della Toscana fanno rete per «rivendicare il diritto alla salute ed evitare un ulteriore impoverimento dei servizi ospedalieri e territoriali che interessano non soltanto le singole comunità locali ma territori più vasti che, pur non avendo le stesse caratteristiche morfologiche, economiche e occupazionali, sentono la preoccupazione di altri pesanti tagli ai servizi di assistenza sanitaria con possibili ripercussioni sui cittadini e sull’indotto nel suo complesso» spiegano in una nota.
A Volterra a difesa dell’ospedale
A Volterra è l’associazione SOS Volterra a cui si affiancano la Pro Loco di Saline e l’Associazione Volterra Infanzia, protagoniste da anni di una vera e propria battaglia a sostegno dell’ospedale. Volterra vede le maggiori criticità nel recentissimo taglio della subintensiva cardiologica Utic e della copertura cardiologica h24, la mancata realizzazione di un reparto di terapia intensiva e le carenze sul versante pediatrico, con la mancanza di una reperibilità pediatrica di notte e di un posto di osservazione breve pediatrica al Pronto Soccorso.
A Massa Marittima contro ild epotenziamento dell’attività chirurgica
Massa Marittima trova invece presenti come associazioni il Tavolo della Salute e la Consulta Civica insieme alla lista Civica Massa Comune e al Partito Comunista Italiano delle Colline Metallifere. Massa Marittima, dopo il declassamento della pneumologia, sta vedendo il depotenziamento delle attività chirurgiche per l’assenza di medici, cardiologiche, ortopediche e già ora la diagnostica funziona 12 ore nei feriali e chiude nei festivi e prefestivi, costringendo utenti e volontari e rivolgersi a Grosseto.
A Piombino manifestazioni contro il progressivo smantellamento dei servizi ospedalieri
A Piombino, il sindaco, la giunta ed i componenti della rappresentativa di maggioranza dell’amministrazione comunale, insieme a varie associazioni locali, hanno organizzato un presidio fisso di davanti all’ospedale cittadino di Villamarina, attivo da due mesi, per manifestare contro il progressivo smantellamento dei servizi ospedalieri ed hanno promosso una raccolta di firme, sia tramite banchetti sparsi per la città che mediante piattaforme web. A Piombino si sta compiendo un progressivo quanto inesorabile smantellamento dei servizi essenziali, con la recente chiusura del Punto Nascita e il forte ridimensionamento di fondamentali settori ospedalieri, che un tempo costituivano il fiore all’occhiello dell’ospedale cittadino, come la Cardiologia, l’Ortopedia, l’Area Materno-Infantile, ed una enorme sofferenza, orami cronica, di altri reparti strategici dell’ospedale come l’area di Emergenza-Urgenza e la Medicina Generale.
Pandemia ha messo in ginocchio il sistema sanitario
«Unanime è la convinzione di come la pandemia abbia messo in ginocchio un sistema sanitario che era già allo stremo grazie soprattutto a tagli su personale, reparti ed attività, compiuto nel corso degli anni compiuto soprattutto a danno delle realtà periferiche che hanno visto chiusure, riduzioni e soppressione di servizi – spiegano le diverse realtà nella nota – . Così è stato per i 3 ospedali delle zone e non da meno il territorio che ha visto ridurre le prestazioni esistenti senza percepire finanziamenti per implementarne le attività. Lo spirito che anima i territori è quello di invertire questa tendenza e rilanciare gli ospedali ed il territorio fermando i tagli e investendo in risorse umane, attività e prestazioni in modo da impedire che oltre alla tutela della salute, altre criticità, come quella economica ed occupazionale, amplifichino quegli effetti che il covid sta già producendo. Per questo non mancheranno le iniziative volte non solo ad evidenziare i problemi ma a rendere pubbliche, condividere e indicare proposte concrete sui servizi sanitari ospedalieri e territoriali, partendo da quel diritto previsto dalla Costituzione: la tutela della salute che si può avere soltanto con la presenza di strutture, professionisti e attività presenti e vicine ai cittadini».
Audizione urgente alla Commissione Sanità della Regione Toscana
Tra le iniziative sono previste l’avvio di un coordinamento online tra le componenti delle tre realtà locali, poiché il periodo covid non consente altro, e la richiesta di audizione urgente alla Commissione Sanità della Regione Toscana, per rappresentare i problemi e avanzare proposte concrete.