VOLTERRA – Fra il serio ed il faceto, la dottoressa Elena Sorge, funzionario della Soprintendenza (responsabile dello storico scavo archeologico che ha visto la scoperta dell’Anfiteatro romano di Volterra), interviene sui social.
Queste le Sue parole. “Sfogo da archeologa… Quando ci chiediamo perché bande di persone malvestite e caschettate (gli archeologi) seguano le operazioni di posa in opera di cavi del telefono piuttosto che della luce ecco..
Andrebbe chiesto un parere a questo povero signore/signora medievale che una trentina di anni fa si è visto asportare di netto il bacino dalla posa in opera di un cavo del telefono…”.
Un post, quello della dirigente, che è accompagnato dalla foto degli attuali ritrovamenti in piazza San Michele, nel pieno centro storico di Volterra. I lavori per la rete idrica hanno visto, come di consueto, la presenza della Soprintendenza e degli archeologi, fra quali il direttore del Museo Guarnacci, il cui lavoro ha appena messo il luce lo scheletro, pressoché integro, a parte il bacino, di una persona adulta, verosimilmente di epoca medioevale.
Il fatto curioso è il passaggio delle tubature, posizionate qualche decennio fa, proprio sopra al corpo del “malcapitato”. È proprio vero che non c’è pace, neanche da morti..