Crescita di 500mila tonnellate del comparto cartario nei prossimi cinque anni nonostante la perdita di 1.650.000 tonnellate di carta a cartone tra il 2007 e il 2013 (16,5% della produzione complessiva) e di circa 3000 posti di lavoro. Sono i dati divulgati da Assocarta durante la prima giornata di Mostra internazionale dell'industria cartaria (Miac) al polo fiere di lucca
Italia quinta in Europa per produzione «Tra il 2013 e il 2018 vi prevede una crescita del comparto cartario italiano di circa 500 mila tonnellate – spiega Paolo Culicchi, presidente di Assocarta – posizionando la produzione complessiva di carta e cartone tra gli 8,5 e i 9 milioni di tonnellate grazie soprattutto a un progressivo miglioramento del comparto imballaggio legato a doppio filo al Pil e soprattutto del comparto tissue». L'Italia, così, potrebbe confermare nei prossimi 5 anni la quarta posizione a livello europeo dopo Germania, Svezia e Finlandia.
I numeri del 2013 Nei primi otto mesi del 2013 il settore ha segnato un calo di produzione (-1,7%) e fatturato (-1,5%) che scontano però il ridimensionamento dei volumi di carte per usi grafici (-7,2%) e la sospensione dell'attività dell'unico impianto di carta da giornale. Migliora, invece, il comparto imballaggio (+0,7%) soprattutto grazie alle carte per ondulatori (+5%), quello per usi igienico-sanitari (+1,1%) e delle altre specialità (+5,8%). Bene i primi sei mesi dell'anno per l'export (+3,1%) mentre l'import subisce una flessione del 5,1%. Nonostante il calo produttivo del settore l'andamento del consumo di macero – principale materia prima dell'industria cartaria italiana con un tasso di utilizzo di circa del 55% – accelera e registra nei primi 8 mesi dell'anno un +1,3% rispetto all'analogo periodo 2012. La crisi dei consumi ha portato a una riduzione della raccolta di macero (-3,3% nei primi sei mesi).
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