Una rete di Barella nel ‘cuore’ del secondo tempo basta a far sì che la Fiorentina venga eliminata dalla Coppa Italia per mano dell’Inter. Il centrocampista ex Cagliari fa la differenza in un match giocato meglio dai padroni di casa soprattutto nel primo tempo ma in una sfida in cui ad avere il match ball per il passaggio del turno ce l’hanno avuto per primi gli ospiti che però con Dusan Vlahovic lo hanno fallito. La rete di Candreva al tramonto della prima frazione, era stata pareggiata ad inizio ripresa da Caceres, con una formazione gigliata che pur prima del proprio capitano, Pezzella, del miglior centrocampista come rendimento, Castrovilli, e del talento e dell’esperienza di Franck Ribery, ha fatto sudare la qualificazione agli uomini di Antonio Conte fino al triplice fischio finale, con tanto di recriminazione per un episodio da rigore su Caceres ad una manciata di minuti dalla fine.
Bilancio soddisfacente Una Fiorentina che è scesa in campo col secondo portiere, Terracciano, con Ceccherini, terza scelta difensiva della squadra gigliata, e con Badelj sulla linea mediana, sostituito allo scoccare dell’ora di gioco con Cutrone, con gigliati che sono stati schierati da Beppe Iachini nell’ultima mezz’ora col tridente composto anche da Vlahovic e Federico Chiesa. Bilancio soddisfacente a fine match da parte sia del tecnico viola che del presidente Rocco Commisso, che è tornato in Italia sia per vedere la sua Fiorentina fra San Siro e lo Juventus stadium, domenica prossima che per provare a dare un’accelerata decisiva nelle ultime ore di calciomercato.
Calciomercato I viola sono vicinissimi a chiudere per il centrocampista Duncan del Sassuolo, per l’esterno offensivo Kouamè dal Genoa e per almeno un difensore, favorito Igor della Spal su Juan Jesus, con possibile regalo per giugno prossimo con Ambraabat dal Verona. Insomma l’eliminazione dalla Coppa Italia è un fastidio quasi già superato per la Iachini band, anche perché a fine match a San Siro si sono uditi più gli applausi dei quasi 2000 sostenitori gigliati giunti per l’occasione a Milano che la scarsa decina di migliaia di supporter nerazzurri che non hanno gradito in particolare la prova supponente di alcuni dei propri beniamini come Sanchez.