«Oui. Les Frères Rosselli vivent! Justice et liberté sont des valeurs indivisibles, l’un ne peut pas se développer sans l’autre. Oui, leur vie a battu la mort». Ha salutato così, in francese, Valdo Spini la cerimonia in memoria di Carlo e Nello Rosselli, uccisi da emissari fascisti esattamente 80 anni fa a Bagnoles de l’Orne, in Normandia, dove si erano rifugiati per sfuggire alla dittatura.
Una cerimonia con tanti cittadini, il sindaco, il console italiano, deputati e senatori francesi. Da Firenze era partito anche un pullman organizzato dalla Fondazione Circolo Rosselli per ricordare il duplice assassinio di due antifascisti, militanti di Giustizia e Libertà.
La commemorazione ufficiale dei due politici si svolgerà a Firenze venerdì 9 giugno. Alle 10 sulla tomba dei fratelli Rosselli verrà deposta la corona del Comune di Firenze e gli omaggi floreali della Fondazione Circolo Rosselli e di altri enti e istituti culturali. Alle ore 11 all’Archivio di Stato si terrà una iniziativa corredata da una mostra. Parteciperanno il direttore generale degli archivi, Gino Famiglietti, la sovrintendente regionale Toscana, Diana Toccafondi, la sovrintendente regionale del Piemonte, Monica Grossi, la direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze, Carla Zarrilli, Tommaso Montanari e Valdo Spini. La mostra è curata da Emilio Capannelli.
«Si, i fratelli Rosselli vivono. Giustizia e libertà sono valori indivisibili, l’uno non può svilupparsi senza l’altro. Si, le loro vite hanno sconfitto la morte».