Prende vita il primo villaggio interattivo dedicato all’Alto medioevo. È l’Archeodromo di Poggibonsi, uno spazio open air pensato in modo interattivo per condurre il visitatore nella vita quotidiana dell’epoca. Il villaggio intende così riprodurre, in scala 1:1, le recenti scoperte della collina di Poggio Imperiale.
Inugurazione – Da sabato 18 ottobre (inaugurazione ore 15.30) si potrà così fare l’esperienza di entrare fisicamente negli spazi di vita dell’epoca e toccarne con mano le forme, le dimensioni e le caratteristiche, oltre che sperimentarne le attività e le abitudini, in un piccolo ma indimenticabile viaggio nel tempo. I re-enactors, protagonisti delle numerose attività di living history che animeranno l’archeodromo, ricostruiranno dal vivo ambienti, oggetti e “situazioni” di epoche passate, in modo da offrire, ai visitatori e alle scolaresche, un suggestivo spaccato di vita quotidiana.
L’Archeodromo – Costituisce il primo museo open air italiano sull’Alto Medioevo, riproducendo una parte delle villaggio di capanne in vita tra IX e X secolo, qui indagato dagli archeologi dell’Università degli Studi di Siena tra il 1992 ed il 2008. In questa prima fase è stata ricostruita in scala 1:1 la grande abitazione padronale ed i suoi annessi. Si tratta di una capanna tipo longhouse, di circa 140 mq, tripartita in una zona domestica, una ad uso misto e un magazzino, ormai ben nota a livello scientifico europeo. L’archeodromo di Poggio Imperiale a Poggibonsi è stato realizzato con una particolare attenzione alle forme e ai materiali edilizi sulla base dei dati di scavo, si inserisce in una tradizione europea di villaggi altomedievali filologicamente ricostruiti. “L’Archeodromo si inserisce in una tradizione europea di ricostruzioni in cui si mostra al grande pubblico la materialità della storia. Nello specifico si lega in modo diretto ad una tradizione museale tipica dell’Europa centrosettentrionale”, dice il professor Marco Valenti in una intervista a agenziaimpress.it.
La narrazione del Medioevo Insieme alla sede espositiva del Cassero, l’Archeodromo costituisce la base per operazioni di storytelling, basate anche sul più moderno reenactment dove rappresentazione e archeologia sperimentale si fondono alla perfezione. Una prima fondamentale “narrazione archeologica” è stata l’incessante “diario” che, quotidianamente ha permesso a migliaia di utenti Facebook di seguire le fasi del cantiere con importanti annotazioni relative alle tecniche e ai materiali, di metodo (pagina Archeodromo live).
Il programma delle giornate Alla giornata inaugurale (sabato 18, ore 15.30) partecipano Andrea Pessina (Soprintendente Archeologo della Toscana), Angelo Riccaboni (Rettore Università di Siena), Luigi Di Corato (Direttore Fondazione Brescia Musei), Marco Valenti (Insegnamento di Archeologia Medievale Università di Siena), David Bussagli (Sindaco di Poggibonsi). Domenica 19 ottobre, dalle ore 11 alle 17 proseguirà il viaggio nell’altomedioevo con attività di didattica, reenactment, living history ed archeologia sperimentale. Parteciperanno ai due giorni di rievocazione storica, didattica, archeologia sperimentale e storytelling i gruppi La Fara, Fortebraccio Veregrense, Curtis Winigia, Archeotipo