degregoriA poche settimane dall’uscita, “Vivavoce”, il doppio album di Francesco De Gregori in cui l’artista rivisita con arrangiamenti inediti 28 tra i più importanti brani del suo repertorio, conquista il disco d’oro. Da fine marzo De Gregori porterà l’album in giro per il Paese con il Vivavoce Tour, per il quale, dopo le anteprime al PalaLottomatica di Roma il 20 marzo e al Mediolanum Forum di Milano-Assago il 23 marzo, si aggiungono nuove tappe nei palasport di tutta Italia. I fan toscani si ritroveranno il 25 marzo (ore 21) al Mandela Forum di Firenze.

Il duetto con Ligabue VivaVoce, l’album pubblicato a novembre 2014,  è stato anticipato dal singolo Alice, nel quale l’artista romano duetta con Luciano Ligabue. «Per essere sincero fino all’osso con l’idea di riprendere Alice e di metterci dentro la voce di Luciano, una voce importante, sonora, molto carica di suggestione mi tentava molto il fatto di mettere in gioco due generazioni diverse», ha detto lo stesso De Gregori.

VivaVoce, il tour Durante il tour, De Gregori sarà accompagnato dalla sua band formata da Guido Guglielminetti (basso e contrabbasso), Paolo Giovenchi (chitarre), Lucio Bardi (chitarre), Alessandro Valle (pedal steel guitar e mandolino), Alessandro Arianti (hammond e piano), Stefano Parenti (batteria), Elena Cirillo (violino e cori), Giorgio Tebaldi (trombone), Giancarlo Romani (tromba) e Stefano Ribeca (sax).

Il principe Soprannominato il principe dei cantautori, De Gregori presenta uno stile originale, nato dall’ascolto e rielaborazione personale di autori come Fabrizio De André, Simon & Garfunkel, Bob Dylan e Leonard Cohen, solo per citare i suoi maggiori ispiratori. Dal punto di vista musicale, nelle sue canzoni troviamo sia sonorità rock che melodie vicine alla musica popolare; dal punto di vista dei testi, invece, fa ampio uso della sinestesia, della metafora (spesso di non immediata interpretazione) con liriche intimiste tra il letterario e il politico, in cui trovano spazio riferimenti all’attualità e alla storia. Indubbiamente tra i più importanti esponenti della scena musicale italiana, da tanti è considerato un musicista e poeta; lui non ama nessuna delle due parole, e preferisce definirsi semplicemente “artista”.