Il vivaismo toscano va sostenuto e rilanciato con politiche ad hoc. Ed una maggiore azione di marketing, in primis con un marchio che valorizzi la qualità e la provenienza, Piante di Toscana. Lo sottolinea la Cia Toscana in concomitanza con il dibattito pubblico sulla proposta di legge regionale, che in queste settimane è entrata nel vivo. Per la Cia Toscana la proposta dei consiglieri regionali Pd Bini e Venturi “è un’iniziativa positiva ed auspicata”, è apprezzabile per quanto concerne, soprattutto, per il miglioramento degli aspetti normativi, oltre a politiche regionali organizzate e con finanziamenti certi.
Momento di svolta – Il Piano regionale delle attività vivaistiche (Prav), quindi, può rappresentare – secondo la Cia Toscana – un momento di svolta, in positivo, per il settore. “Il Piano regionale – precisa il presidente di Cia Toscana, Giordano Pascucci – va concepito non come atto burocratico utile a organizzare alcune iniziative di tipo ordinario, quanto come momento di vera e propria programmazione che riguarda tutto il sistema vivaistico”.
Le proposte – Fra le proposte della Cia regionale sulla composizione del Prav, quella dello smaltimento dei rifiuti e scarti verdi che devono trovare una opportuna soluzione anche attraverso le agroenergie. Innovazione necessaria, poi, per quanto riguarda le risorse idriche con forme di sostegno adeguate e coordinamento fra enti pubblici e agricoltori. Per i costi energetici – propone la Cia – già nell’articolo di legge, devono essere presenti processi a sostegno della produzione e uso delle fonti energetiche alternative, essendo il costo del gasolio uno degli aspetti principali che mette fuori mercato le produzioni delle nostre aziende. Da sottolineare inoltre innovazione e formazione professionale degli operatori; e – aggiunge la Cia Toscana – è particolarmente importante il tema della competitività, per un incremento della capacità competitiva di tutto il sistema delle imprese, orientando le iniziative in direzione di un rafforzamento dell’organizzazione economica con un più forte aggregazione del prodotto e dei produttori, una condizione indispensabile – prosegue la Cia – per rafforzare le posizioni sui mercati nazionali e internazionali, verso i quali occorre anche intensificare l’attività di promozione e ricerca, in questa direzione un ruolo più efficace può essere svolto dal distretto florovivaistico.
Politiche urbanistiche – Nella proposta della Cia Toscana miglioramenti per quanto concerne le politiche urbanistiche; gli annessi agricoli ad uso vivaistico; la semplificazione amministrativa. “Marketing e promozione – precisa Pascucci – sono indispensabili per consolidare e ampliare le posizioni delle aziende vivaistiche toscane sui mercati nazionali e internazionali, anche per contrastare la crescente concorrenza dei paesi terzi. Andrebbe istituito, partendo dalla proposta di legge, un sistema di tracciabilità e d’identificazione dei prodotti con un marchio, che si chiami Piante di Toscana, che oltre a garantire la provenienza del prodotto vivaistico, certifica il processo produttivo, compreso il rispetto delle leggi in tema ambientale e sicurezza sul lavoro