La Fiorentina torna al successo ad oltre sette mesi di distanza dall’ultima volta sconfiggendo per due a uno la Sampdoria, soffrendo ancora una volta oltre il dovuto per portare a casa un risultato positivo, questa volta una vittoria, perché pur dominando per larghi tratti di gara, non riesce a chiudere la partita, e con la formazione ospite guidata da Eusebio Di Francesco che seppur rimasta in dieci al 55’, ha provato fino all’ultimo a beffare i gigliati di Montella. E pensare che per almeno un’ora era sembrata essere una gara a senso unico quella fra viola e doriani, con un Ribery straripante, assist man per il primo gol della Fiorentina, firmato Pezzella e poi incubo per la difesa ospite. A raddoppiare ha provveduto Chiesa su assist di Dalbert con quest’ultimo fra i migliori in campo. Ma Bonazzoli con il suo gol a 10’ dalla fine ha fatto rivedere gli incubi a Badelj e compagni, con per fortuna Dragowski che non ha dovuto effettuare mai interventi decisivi.

Boccata d’ossigeno Per i toscani una bella boccata d’ossigeno in classifica visto che con i tre punti lasciano finalmente l’ultimo posto in classifica anche se sono attesi già da domenica prossima, a San Siro, contro il Milan, da importanti verifiche e da quel salto di qualità mentale che ancora non sembra esserci negli uomini di Montella. «Abbiamo fatto una buona partita ottenendo una vittoria meritata – ha raccontato a fine gara l’allenatore viola -. Potevamo chiuderla prima ma va bene così per stasera. Normale che quando non vinci da sei mesi subentri un pò di timore, pero’ la prestazione c’è stata, ed abbiamo legittimato il risultato con tante occasioni da rete non sfruttate. Mi aspettavo una partita non spettacolare ma la squadra è stata brava e cinica – ha aggiunto Monella -. Ho visto i miei giocatori attenti ma possiamo migliorare. Oggi (ieri ndr.) era pero’ importante soprattutto fare i tre punti. Sono soddisfatto perché ho visto applicazione e volonta’, normale che sappia che abbiamo tanti margini di miglioramento ma ricordo sempre quanto questa rosa sia composta di tanti giocatori nuovi e che per questo manchino le conoscenze reciproche in campo. Ribery? Bello che un giocatore ti palesi il fatto che non voleva uscire, bello anche che capisca il cambio e lo accetti. Ha fatto una grande partita anche oggi. Questa squadra ci da’ equilibrio ed anche gol: abbiamo creato tanto contro la Juventus, fatto due gol contro l’Atalanta e due anche oggi. Nel mio pensiero pero’ c’è anche quello di inserire un attaccante di ruolo».