Con i suoi primi grandi murali e la separazione di toni a colori nel 1963 (Triennale di Milano) ha anticipato la Marylin Monroe di Andy Warhol e ha affiancato l’esperienza della Pop-art; nel 1970 ha fotografato l’ultimo pop-festival dell’Isola di Wight e ha realizzato alcuni tra quelli che sono considerati ancora oggi tra i più importanti reportage antropologici come quello sulla fatica dell’uomo e sulle tecniche primitive del trasporto ancora praticate nella fascia tropicale. E’ stata inaugurata e rimarrà aperta fino al 9 luglio a Sarteano (SI) la prima retrospettiva di Enzo Ragazzini dal titolo “realtà e astrazione” all’interno della suggestiva Rocca Manenti.
L’esposizione La mostra di Enzo Ragazzini organizzata dal Comune di Sarteano, in cui si raccolgono per la prima volta i vari generi espressivi che ha sperimentato nella sua lunga attività grafica e fotografica, rappresenta il secondo grande passo di RaM, Rocca Manenti Art. Dopo aver ospitato lo scorso anno l’esposizione di Yoshie Nishikawa, Sarteano ospita un personaggio che ha sperimentato a 360 gradi le possibilità espressive della fotografia e delle tecniche ad essa connesse e oltre duecento persone presenti alla cerimonia di inaugurazione hanno voluto salutarne la genialità. «Sono commosso – ha detto Ragazzini – perché pur avendo avuto la possibilità di esporre in alcuni dei luoghi più belli del mondo, poter presentare questa mia retrospettiva a Sarteano, nella mia “casa” adottiva e in questo luogo così ‘vocato’ alle arti come Rocca Manenti è sicuramente un momento straordinario e un’emozione del tutto particolare». «Rocca Manenti Art sta crescendo come punto di riferimento nazionale per la fotografia e le arti visive italiane – ha sottolineato il sindaco Francesco Landi -. Quella che era una scommessa prosegue la sua cavalcata con Enzo Ragazzini, una pietra miliare della storia della fotografia italiana. L’obiettivo è chiaro: sviluppare, attraverso questo spazio espositivo unico, un’economia della cultura per il nostro territorio».
Una vita per la fotografia In Italia lavora per grandi architetti (Luciano Damiani, Pier Luigi Nervi, Luigi Moretti, Gae Aulenti) e con il suo approccio grafico super tecnico sperimenta nuove soluzioni e anticipa i risultati delle tecniche digitali (mostra di Op-art a Roma nel 1965). Trasferitosi a Londra, lavora un anno intero per due padiglioni dell’Expo di Montreal. In seguito fa mostre di Op-art ma anche di reportage, collabora con il famoso studio londinese Pentagram a fianco del grande Alan Fletcher, e viene invitato a insegnare nella prestigiosa scuola di Horsney College of Art le prime tecniche di “camera oscura”. Tornato in Italia dopo dieci anni lavora per Olivetti, per Fiat Iveco e porta a termine vari reportage come quello sul Rione Sanità a Napoli nel 1976.
La location Racca Manenti è un castello senese del 1480 adibito a spazio espositivo con il nome di RaM, Rocca Manenti Art. Il Castello costituisce un esempio di fortificazione militare senese tra i meglio conservati, posto a metà strada fra Roma e Firenze, raggiungibile con facilità sia dall’A1 sia dalla ferrovia sulla linea Firenze-Roma con fermata a Chiusi. Immerso in un parco di lecci secolari è posto sull’acropoli del paese e, data la sua visibilità anche da chilometri di distanza, costituisce il simbolo del borgo di Sarteano. La struttura è costituita da 4 piani, 4 stanze per piano, 4 metri per 4 con un’area espositiva che si sviluppa per un totale di 380 metri quadri. La mostra, con il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Siena, Unione dei Comuni della Valdichiana Senese, Fondazione Musei Senesi e sostenuta da Lions Club Chiusi, Banca Valdichiana, Confesercenti Siena e quattro agenzie immobiliari di Sarteano, sarà aperta e visibile tutti i giorni tranne il lunedì nei seguenti orari: dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,00. Ingresso 4 euro / ridotto 3 euro. Info tel. 0578 269204 www.sarteanoliving.com