E’ il cuore della produzione italiana di cuoio-suola. Il distretto conciario toscano, nei comuni di San Miniato e Santa Croce sull’Arno in provincia di Pisa, è il luogo dove l’arte del conciare il cuoio si tramanda di generazione in generazione da oltre un secolo e dove si concentra il 98% della produzione nazionale. A raccontare la passione per un’arte antica ora c’è Caterina Murino, la celebre Bond girl italiana in questi giorni a Firenze per girare uno spot che racconti il Cuoio di Toscana. Un marchio, una tradizione, una storia fatta di uomini e donne che con la loro creatività realizzano ogni giorno prodotti unici al mondo.
Conceria Bonistalli Stefanelli. Santa Croce. Ritratto di un operaio addetto alla rifilatura del cuoio.
Lamonti Cuoio, San Miniato. Vernici utilizzate per la fase di rifinizione del cuoio.
Caterina Murino testimonial di Cuoio di Toscana
Conceria Gi Elle Emme, San MIniato.
Conceria Gi Elle Emme, San MIniato. Fase di essicazione delle pelli.
Lamonti Cuoio, San Miniato. Le pellli vengono estratte dopo la concia lenta in vasca.
Conceria Bonistalli Stefanelli. Santa Croce. Fase di pressatura.
Conceria Bonistalli Stefanelli. Santa Croce. Vasche per la concia lenta. Le pelli vengono immerse per molti giorni in bagni di tannini vegetali che penetrano nella struttura della pelle e ne aiutano la trasformazione in cuoio.
Lamonti Cuoio, San Miniato.
Cuoificio Alcyone, Santa Croce. Fase di ugualizzatura.