CASCINA – L’entrata in scena di Virgo è rimandata. Un problema tecnico ha fatto rinviare la nuova fase di attività del rivelatore europeo di onde gravitazionali.
L’ingresso nel quarto ciclo di osservazioni per la macchina, che si trova a Cascina (Pisa), era previsto per il 24 maggio, ma la collaborazione che fa capo all’Osservatorio Gravitazionale Europeo fondato da Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Consiglio nazionale delle ricerche francese ha deciso di posticipare l’avvio per capire la fonte del disturbo che sta limitando la sensibilità dello strumento.
Allo stato attuale, Virgo arriverebbe a rivelare la collisione di due stelle di neutroni fino a 100 milioni di anni luce dalla Terra, ma l’obiettivo è raddoppiare questa distanza. “Siamo convinti che il raggiungimento della migliore sensibilità dell’esperimento per sfruttare al meglio le sue potenzialità scientifiche sia prioritario rispetto a entrare subito in funzione – ha affermato Gianluca Gemme, recentemente eletto coordinatore della Collaborazione Virgo -. Solo una volta svolto questo intervento potremo definire in quali tempi Virgo potrà unirsi alle attività scientifiche”.
Dopo la fine del terzo ciclo di osservazioni nel 2020, Virgo è stato sottoposto a un importante aggiornamento in vista del nuovo ciclo congiunto con l’interferometro statunitense Ligo e il giapponese Kagra. Tuttavia, durante la successiva fase detta di commissioning, in cui tutte le componenti della macchina vengono messe in comunicazione, ci si è accorti di un problema.
“Per rendere l’idea della complessità della sfida tecnologica – evidenzia Fiodor Sorrentino, coordinatore del commissioning di Virgo – basti pensare che uno dei ‘rumori’ che sentiamo e dobbiamo risolvere è probabilmente dovuto a un magnete di qualche decimo di grammo, usato per controllare la posizione degli specchi, che manifesta oscillazioni infinitesimali dell’ordine di un milionesimo di milionesimo di metro”.