carcereUn poliziotto penitenziario è stato preso a calci e pugni da un detenuto straniero «pluri-recidivo ad atti di violenza durante la detenzione» stamane alle 9,30 nel carcere di Lucca. Lo riferisce il Sappe. «Questa aggressione è la risultanza di tutta l’indifferenza dell’amministrazione penitenziaria regionale – afferma Donato Capece, segretario generale del Sappe -. E’ una aggressione che si sarebbe potuta evitare se si fossero presi provvedimenti quando era il momento. E già, perché il collega ferito oggi, al quale va la nostra solidarietà e vicinanza e che ancora è al Pronto soccorso dell’Ospedale,è stato colpito da un “galantuomo” tunisino che durante la detenzione si è reso protagonista di 7 aggressioni verbali e fisiche ad altri detenuti e piu’ volte soggetto di vari rapporti per danneggiamento a beni della amministrazione».

Aggressione annunciata «L’aggressione di oggi – aggiunge Capece – è annunciata perché nel giugno del 2014 il detenuto aveva già tentato di aggredire lo stesso collega che ha ferito oggi. E sempre a Lucca, questo ‘galantuomo’, nel marzo scorso ha aggredito due colleghi, con sputi minacce e lancio di detersivo, e poi una poliziotta. E a giugno oltraggiò e ingiuriò un altro collega di Lucca». «Eppure – aggiunge il segretario regionale toscano del Sappe Pasquale Salemme – tutti sapevano ma nessuno ha fatto nulla per mandarlo via. Anzi, per premiarlo lo hanno messo a lavorare al sopravvitto».