Un opuscolo per aiutare le tante donne straniere presenti sul territorio aretino ad uscire dalla spirale di violenza domestica e non solo. E’ l’obiettivo del progetto realizzato in varie lingue (italiano, inglese, rumeno, albanese e arabo) nato dall’osservazione del territorio e dei numeri delle donne straniere e la percentuale di quelle che si rivolgono al Centro Antiviolenza: delle 97 donne che in un anno hanno chiesto sostegno ai servizi, il 50 per cento sono straniere.Questa guida rappresenta quindi un ulteriore aiuto per riconoscere e combattere la violenza e sapere quali sono i servizi a cui rivolgersi che, insieme a molti soggetti, creano un’importante  rete di supporto.


L’iniziativa – L’opuscolo è stato realizzato in varie lingue ma non è una semplice traduzione letterale ma vuol risultare comprensibile per le diverse culture di appartenenza. “L’opuscolo vuol servire anche a smitizzare i luoghi comuni che ruotano attorno alla violenza – dichiara Valentina Torri di Pronto Donna – Nei nostri contatti quotidiani con le donne abbiamo rilevato la difficoltà delle donne stesse a riconoscersi come vittime di violenza: c’è una sorta di sdoppiamento della percezione esterna e interna. Abbiamo quindi scelto un linguaggio fruibile e diretto dando indicazioni semplici, compresa la ‘violenza indiretta’ sui figli che assistono a comportamenti violenti in famiglia. Il bene dei figli è spesso una molla per uscire dalle relazioni”. L’opuscolo verrà distribuito nei posti principalmente frequentati da donne: luoghi di aggregazione, supermercati, profumerie, studi medici e pediatrici, ma anche negli uffici dei servizi sociali, operatori sanitari, enti del privato sociale che, per le caratteristiche del loro lavoro, possono entrare in contatto con donne vittime di violenza.


Arezzo

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