Fischi, offese, tensioni e polemiche a non finire. Signori, benvenuti in Serie A. Passa tutto sommato indenne il calcio toscano dal weekend più segnato dalle polemiche arbitrali della storia recente della Serie A. Almeno per quanto riguarda i ‘torti’ o le sviste delle terne. Perché a livello di risultati sorride solo il Siena mentre la Fiorentina continua a sprofondare verso i bassifondi della classifica e verso una lotta per non retrocedere che ormai rappresenta la dura realtà della stagione viola.

Siena-Palermo 4-1 Tutto, o quasi, facile per il Siena di Sannino che si sbarazza tra le mura amiche di un Palermo rimasto in inferiorità numerica dopo appena un minuto di gioco per l’espulsione di Balzaretti. Da sottolineare il ‘quasi’ perché erano stati proprio i rosanero a portarsi in vantaggio, nonostante l’uomo in meno, con Budan, abile a sfruttare una brutta indecisione della retroguardia bianconera. Poi però in campo è solo Siena. Il pareggio arriva con un contestato calcio di rigore fischiato per atterramento di Brienza in area. «La direzione di gara è stata scandalosa, si vede che il Siena ha alle spalle uno sponsor importante come il Monte dei Paschi», tuona il vulcanico presidente siciliano Zamparini al termine dell’incontro. Lasciando da parte le colorite illazioni del presidente rosanero, il film della partita cambia dopo il pareggio senese dagli undici metri firmato Terzi. A seguire, ci pensano Bogdani, Rossettini e Brienza a fissare il risultato definitivo sul 4-1. Nessun problema quindi per la squadra di Sannino, anche se l’ascesa costante del Lecce (vittorioso a Cagliari) non dà tregua e il distacco dalla zona retrocessione continua ad essere di soli due punti. Una vittoria però come quella contro il Palermo può dare morale all’ambiente del Siena che però adesso non si deve sicuramente adagiare sugli allori e prendersi una pausa (soprattutto mentale) così come ha fatto nei match in cui sono arrivati i sanguinosi ko con Lecce e Catania. Il Palermo ha giocato per 90 minuti con un uomo in meno e, al di là di qualche minima contestazione da parte siciliana, questo non può essere sicuramente un fattore da sottovalutare per una squadra, il Siena, che risulta decisamente favorito dalle decisioni arbitrali della terna, al di là del verificare quanto siano state giuste o meno. Elementi che devono aiutare gli uomini di Sannino a prendere umile coscienza dei propri mezzi e cercare ancora di fare punti importanti in chiave salvezza.

Lazio-Fiorentina 1-0 Un’operazione consigliata anche per una Fiorentina, ormai allo sbando più totale. Firenze si deve dimenticare i cosiddetti ‘sogni di gloria’: via le ambizioni europee, via la volontà di provare a raggiungere le grandi del campionato. La Fiorentina adesso si deve focalizzare su un campionato di estrema sofferenza, proprio di quelle squadre che con umiltà e abnegazione cercano di rimanere in Serie A. Ci dispiace estremamente dirlo ma  a questo punto per Jovetic, Amauri, Montolivo, Gamberini e compagni l’obiettivo è la salvezza. A Roma contro la Lazio è arrivato un altro ko, peraltro contro una squadra che fino a 24 ore prima non aveva la certezza di chi si sarebbe seduto sulla sua panchina per il match con i viola. All’Olimpico è andata in scena la solita Fiorentina opaca, con poche idee in attacco e con la solita, stucchevole inconsistenza per quanto riguarda lo spirito di squadra. Sostanzialmente innocui gli attacchi viola alla porta biancoceleste, rete annullata a Cerci a parte. E adesso la classifica preoccupa, il gol di Klose affossa la squadra di Delio Rossi a quota 28 punti, a sole due lunghezze dal Siena quart’ultimo e a +4 sul Lecce terz’ultimo. Non certo quello che si potrebbe definire come ‘margine di sicurezza’. Certo, i viola devono ancora recuperare il match rinviato di Parma, ma anche gli emiliani si trovano sopra la Fiorentina, a +1 (29 punti), e sicuramente non lasceranno strada spianata alla banda di Rossi in uno scontro diretto per la salvezza. Occorre cambiare rotta. Rossi ci ha provato anche a Roma, risvoltando la sua squadra come un calzino tra un tempo e l’altro. E qualche minimo accenno di luce si è visto. Il campo però non concede sconti e, alla fine, è l’unico e solo depositario della verità. La sommatoria di tutto ciò ci dice che gli sforzi dei viola non possono sicuramente essere ritenuti sufficienti per arrivare a qualcosa di minimamente soddisfacente.