Un sostegno molto importante ed auspicato per il vino toscano. Commenta così la Cia Toscana la scelta della Regione di sostenere la promozione del vino con un contributo di 500mila euro che va ad incrementare le risorse dell’Ocm (Organizzazione comune di mercato) del vino, aumentando così il contributo pubblico del 20% portandolo al 70%.
Puntare sulle iniziative promozionali – “Si tratta di una scelta apprezzata – afferma Giordano Pascucci, presidente della Cia Toscana – utile a sostenere le iniziative promozionali delle imprese e dei consorzi impegnati a conquistare nuovi consumatori soprattutto nei mercati dei paesi cosiddetti emergenti”. I dati dell’export 2010 incoraggiano, infatti – aggiunge la Cia Toscana – ad insistere nelle iniziative promozionali: sono cresciute le esportazioni nei mercati tradizionali, Germania (+ 16%), Stati Uniti (+ 14%), mentre le performance migliori si sono registrate verso i nuovi mercati come la Russia, (+ 69%), il Brasile (+ 54%) e la Cina (+ 154%).
“l vini toscani sono ai vertici mondiali per qualità e immagine – continua ancora Pascucci -, come è dimostrato dal successo della recente missione svolta in Cina a Canton e Shanghai che ha visto la partecipazione di alcune nostre aziende e dei Consorzi del Vino Nobile di Montepulciano, del Morellino di Scansano, del Brunello di Montalcino e dell’Associazione delle Strade del Vino di Arezzo”.
Esempio per tutti – “Sarebbe opportuno che in futuro lo sforzo fatto dalla Regione Toscana sul fronte del sostegno alla promozione del vino – afferma ancora Pascucci -, fosse imitato anche dal resto del sistema istituzionale locale, dalle Camere di Commercio e dal sistema bancario, contribuendo in maniera coordinata e integrata, al finanziamento dei progetti e delle iniziative delle imprese e dei Consorzi. Questi mercati infatti, sono interessanti ed in forte espansione, ma occorre – conclude Pascucci -, aiutare l’affermazione delle piccole e medie imprese anche attraverso la promozione e sostegno di strumenti innovativi di aggregazione e di commercializzazione”.
Firenze