“Sono ancora sotto l’effeto di questa notizia: è come nel Palio dove conta arrivare primi. Una vittoria storica, abbiamo cambiato la storia di questa città”. Con queste parole un raggiante Luigi De Mossi, candidato sindaco del centro destra ha varcato la soglia di Palazzo Pubblico a Siena appena finito lo scrutinio. “Il mio gruppo, il grupp di persone che mi ha appoggiato, ha questo merito – ha detto – Non abbiamo voluto apparentamenti, mantenendo la nostra coalizione tutta unita e questo ci ha consentito di dialogare con tutti”. Ha invece affidato a fecebook la sua reazione alla sconfitta il sindaco uscente di Siena Bruno valentini che ha lasciato lo scrutinio poco prima della conclusione dello spoglio tornando nella sua abitazione.
“Lo stesso vento che soffia in Italia ha colpito anche Siena, nonostante i buoni risultati amministrativi di questi 5 anni, che evidentemente per la maggioranza dei cittadini non sono stati sufficienti a contrastare questa onda di (presunto) cambiamento, tutto ancora da verificare nei contenuti e negli effetti sulla vita delle persone. Ad ogni modo Luigi De Mossi sarà il sindaco di Siena per i prossimi 5 anni e faremo una strenua e costante opposizione a tutto ciò che metterà in discussione la civiltà e la solidarietà della nostra comunita’. Già da domani riuniro’ la Lista In Campo (martedì sarà la volta del PD) per dare consistenza alla voce della metà della città , in collaborazione con il riformismo civico della lista Per Siena. Spero che De Mossi rinunci all’insana idea di fare il sindaco part time e soprattutto ad applicare a Siena le parole d’ordine di Salvini. Dopo 70 anni la destra governerà la città di Siena. Hanno promesso un radicale cambiamento e li aspettiamo al varco, pronti anche a condividere eventuali innovazioni positive, se dovessero maturare perché questo è il nostro modo di interpretare gli interessi della città. Hanno la fortuna di trovare una macchina amministrative efficiente e con molte risorse economiche, che aumenteranno di anno in anno, via via che scadrà il debito che abbiamo ridimensionato , con una dinamica eccezionale. Temo però , come hanno fatto capire, una stagione di rivalse e di odio, come si avverte nella parte più aggressiva della coalizione di De Mossi. Saremo vigili sentinelle della democrazia e nonostante la profonda amarezza, non disperderemo il nostro patrimonio di idee, di coscienza civile e di spinta riformatrice. Certo immagino già che ci sarà uno sbandamento, un fase di litigi e di rimproveri reciproci nel nostro campo, ma dovrà essere rapidamente superata e trasformata in progetti per la città e per le sfide amministrative del prossimo anno. Il contenitore PD sta mostrando tutti i suoi limiti ed occorre pensare a qualcosa di nuovo e più largo , guardando a sinistra e -in prospettiva- anche al mondo 5 Stelle che prima o poi si renderà conto delle contraddizioni e dei rischi di ciò che Salvini sta facendo all’Italia. Come vedete, non ho alcuna voglia di togliermi i sassolini dalle scarpe sul “tormentone” delle incertezze del PD sulla mia candidatura o sui tradimenti di alcuni “compagni di strada”. Mi interessa molto di più tracciare la via per dare un saldo riferimento a quella metà della città (anche 5 anni fa il risultato fu sul filo di lana…) che vive con sgomento questo momento ed ha il timore del futuro. Non vogliamo, non possiamo, non dobbiamo cedere. Li metteremo alla prova ogni giorno e difenderemo i valori progressisti ed antifascisti della nostra meravigliosa Siena”.