Villa Wanda, la storica dimora aretina di Licio Gelli, non sarà dissequestrata. Il Tribunale del Riesame di Arezzo, presieduto dal giudice Gianni Fruganti, dopo aver concluso nella tarda serata di lunedì l'udienza (leggi), ieri ne ha depositato in Cancelleria l'esito. Il ricorso contro il provvedimento, preso lo scorso 10 ottobre sulla scorta delle indagini legate ad un'evasione fiscale da 17 milioni di euro contestata a Gelli, ai tre figli, alla moglie e al nipote Alessandro, era stato presentato dagli avvocati Raffaello Giorgetti e Gianfranco Ricci Albergotti. I legali avevano basato il proprio ricorso sulla causa civile in corso tra lo stesso Licio Gelli e l'agenzia delle entrate nella quale la villa figura come garanzia in una trascrizione all'ufficio del registro, che a loro parere, renderebbe superfluo il sequestro preventivo. Nella decisione dei giudici ha prevalso la tesi del Procuratore della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi ovvero di un netto distinguo tra i due piani civile e penale.