È scattata l’edizione 2015 della Viareggio Cup, la più importante manifestazione a livello giovanile sul territorio italiano. Coppa Carnevale partita nel segno dell’Empoli, con gli azzurri che reduci dall’importantissimo punto ottenuto sabato sera all’Olimpico contro la Roma, di fatto hanno celebrato nella località della Versilia che da oggi ospiterà i migliori Under 20 di tutta italiana e di buona fetta di Europa e Sudamerica, soprattutto con due protagonisti: Daniele Rugani che ha letto il giuramento del torneo ed il presidente azzurro Fabrizio Corsi che ha ricevuto il trofeo Torquato Bresciani.
Il giuramento del torneo di Daniele Rugani «Per me è un onore tornare qui da giocatore di serie A dopo aver disputato questa competizione quando ero un calciatore della Juventus – ha raccontato a margine della gara d’esordio fra Milan e Psv Eindhoven il centrale difensivo classe ’94 –. Negli occhi di chi partecipa al Torneo di Viareggio rivedo i miei quando ero qui, qualche anno fa, ed avevo voglia di emergere. Non posso dire di avercela ancora fatta ma sono contento che il mio percorso di crescita stia proseguendo nell’Empoli che è un club a cui devo gran parte della mia carriera perché hanno creduto in me, mi hanno insegnato tanto e a cui sto cercando di regalare, insieme ai miei compagni, il sogno di poter partecipare l’anno prossimo ad un altro campionato di serie A». Rugani ha dovuto sconfiggere la febbre che alla vigilia della gara dell’Olimpico di sabato sera lo ha colpito e stava per non farlo giocare. «Ci tenevo a scendere in campo, in particolar modo in questo momento per noi difficile nei risultati, perché sentivo che potevo dare comunque il mio contributo alla squadra – ha aggiunto il difensore anche dell’Under 21 azzurra di Gigi Di Biagio –. Credo che abbiamo dimostrato di poterci stare in questo campionato e siamo usciti a testa alta contro una delle squadre più forti della Serie A, la Roma. Sono felice ma dobbiamo confermarci già domenica prossima contro il Cesena provando a tornare a vincere in casa. Dobbiamo svoltare e lo possiamo fare solo con l’aiuto dei nostri tifosi. Per il resto guarderò da oggi in poi il torneo di Viareggio da tifoso ed appassionando, seguendo in particolar modo la Primavera dell’Empoli di cui conosco molti ragazzi che vi giocano».
Dal Viareggio all’Empoli Applausi speciali per Rugani allo stadio Dei Pini di Viareggio anche perché il numero 24 azzurro è nato a pochi chilometri dalla città versiliana, Lucca. Ma applausi ci sono stati anche per il riconoscimento consegnato nelle mani del presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi. «Questo trofeo lo prendo io ma è di tutto il club, fino all’ultimo dei nostri inservienti al Castellani – ha sottolineato il numero uno del club calcistico della Valdelsa –. Senza un’organizzazione ed un progetto delineato, difficilmente saremmo tornati in serie A e adesso ci stiamo confermando come protagonisti. Sono contento che l’Empoli venga riconosciuto come club che punta sui giovani perché sono la nostra identità. Rugani ne è il simbolo ma con il tecnico Maurizio Sarri tutto il gruppo ne è valorizzato. Chi viene ad Empoli sa cosa trova e chi va via, alla fine vuole tornare. Testimonianza ne è Saponara che è rimasto legato ai nostri colori. Sono felice che la nostra squadra riscuota così tanta simpatia ma non mi basta. Voglio grinta e determinazione fino all’ultima giornata di campionato perché è importante credere nei sogni da raggiungere ma è più bello realizzarli. E’stato così per la promozione un anno fa, vogliamo che sia così anche per la salvezza quest’anno».