Si è aperta ieri con la gara inaugurale fra Inter e i macedoni dell’Akademija Pandev, l’edizione 2016 del torneo giovanile di calcio per eccellenza che si disputa in Italia e che è giunto alla sua 68esima edizione, ovvero la ‘Viareggio cup-Coppa Carnevale’. A prestare il giuramento prima del fischio di inizio della sfida che ha visto protagonisti i nerazzurri vincitori della scorsa edizione, ci ha pensato il portiere del Genoa, e protagonista proprio con la maglia rossoblu’ Primavera di ben due edizioni del torneo di Viareggio, Mattia Perin. «Tornare qui è sempre un’emozione particolare perchè ho giocato due anni questo torneo particolare ed importante – ha raccontato -. Particolare perchè comunque hai la possibilità di misurarti con dei giocatori di pari età ma che vengono da altre nazioni quindi sono state esperienze belle e penso che per un giocatore che si affaccia al mondo professionistico sia un buon trampolino di lancio.Un mio ricordo particolare del torneo è che proprio a Viareggio disputammo una gara proprio su questo campo che ci permise di andare ai quarti di finale e che vincemmo uno a zero con il Parma a pochi minuti dalla fine e fu una bella emozione. Un consiglio a chi partecipa a questo torneo? Non voglio essere banale ma è quello di divertirsi. Ovvio che tutti giochiamo per vincere e vincere questo torneo è una cosa prestigiosa ma l’invito che faccio è principalmente ad impegnarsi e come dice il giuramento giocare con lealtà per cercare di vincerlo».
Il riconoscimento ai pompieri della strage di Viareggio In serata le delegazioni delle 32 squadre si sono ritrovate alla ‘Capannina’ di Viareggio per il saluto del presidente del torneo, Alessandro Palagi, e per le premiazioni legate proprio alla manifestazione giovanile che si disputa prevalentemente fra Toscana e Liguria. La cena di gala in uno dei locali più importanti e storici di Viareggio è servita anche per consegnare un riconoscimento molto sentito da parte degli organizzatori del torneo ai vigili del fuoco che intervennero alla stazione ferroviaria il 29 giugno 2009 quando si verificò il deragliamento di un treno merci che porto’ alla fuoriuscita di gas da parte di una cisterna contenente gpl perforatasi nell’urto; e per cause fortuite si innescò quasi subito un incendio di vastissime proporzioni che interessò proprio la zona circostante la stazione di Viareggio, con il successivo scoppio della cisterna stessa,e qualche centinaio di metri a sud del fabbricato viaggiatori e le aree circostanti. Sul palco è salito anche il presidente dell’associazione ‘Il mondo che vorrei’ che raduna i familiari delle vittime della strage di Viareggio, Marco Piagentini. «Per noi è molto importante che la memoria di quanto accaduto non venga cancellata dalla città ma soprattutto che si portino avanti le iniziative che chiedono giustizia per quanto è accaduto – ha sottolineato – Purtroppo se non ci saranno novità, presto il processo legato alla strage avvenuta andrà in prescrizione giudiziaria e tutto questo non lo possiamo accettare. Abbiamo scritto alle autorità competenti e auspichiamo da parte delle istituzioni il riconoscimento, oltre che di un’accurata indagine in merito, ma anche l’identificazione di chi ha responsabilità per quanto avvenuto in quella notte così dolorosa per Viareggio e per tutti noi».
Un premio per Paulo Sousa Da segnalare che fra i premi consegnati e legati all’edizione 2016 della ‘Viareggio cup’, il trofeo ‘Gaetano Scirea’ è stato assegnato al tecnico della Fiorentina, Paulo Sousa. «Non ho avuto la fortuna di giocare con lui ma tutti quelli che me ne hanno parlato me lo hanno descritto come di un giocatore moderno, intelligente, dotato di moltissima umiltà, serietà e-ha sottolineato proprio Paulo Sousa parlando dell’ex difensore di Juventus e della Nazionale, Gaetano Scirea– questo mi dà doppia soddisfazione perchè il mio premio è legato alla sua persona». Premio ‘Torquato Bresciani’ invece per il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi che ha approfittato dell’occasione per denunciare i molti casi di aggressioni agli arbitri, soprattutto nei campi dove si disputano match dei settori giovanili e nelle categorie non professionistiche. «Gli ultimi episodi di aggressioni agli arbitri mi hanno sconcertato e mi hanno veramente disturbato – ha evidenziato proprio Marcello Nicchi – Potrei anche dire che siamo abituati a ciò, potrei dire che nel calcio la violenza c’è da sempre, gli arbitri da sempre venivano picchiati. Noi abbiamo fatto tante cose, domani (oggi ndr) ci sarà un altro passaggio importante in Consiglio federale per fare norme restrittive da tutti i punti di vista sia a livello civile, penale ed economico. Io spero che questo basti. Esiste già un provvedimento in merito che ancora non è mai stato applicato, dopodichè se quanto sarà approvato non dovesse funzionare il problema non sarà nostro ma di chi non andrà a vedere le partite con gli arbitri».