FIRENZE – Un assist per il turismo legato ai camper. A servirlo il Consiglio regionale, che ha approvato una mozione di Stefano Scaramelli (Italia Viva), emendata da Anna Paris (Pd).
L’obiettivo è una normativa specifica “che le distingua dai campeggi e dai villaggi turistici”. Il testo fa riferimento al Decreto del presidente della Giunta del 7 agosto 2018 che stabilisce l’applicazione, alle aree di sosta destinate a ospitare auto e caravan per pochi giorni, di requisiti obbligatori che comportano “la quasi totale assimilazione delle aree sosta ai campeggi”. Tali requisiti, si legge nell’atto consiliare, “non tengono conto delle peculiarità delle aree di sosta rappresentando un inutile costo sia nella fase di realizzazione che nella manutenzione, disincentivando i comuni che vogliono dotarsene”.
Tra i requisiti imposti sono citati tra gli altri: l’obbligo di sorveglianza ventiquattro ore su ventiquattro, gli impianti di approvvigionamento idrico e servizi idrosanitari con riferimento a edifici in muratura, bagno, aerazioni locali, docce, lavelli per stoviglie, la presenza di installazioni igienico sanitarie di uso comune. “I requisiti imposti – si legge nella mozione – equiparano sostanzialmente le aree di sosta ai campeggi finendo per disincentivare la diffusione delle prime”. Per questo “al fine di incentivare la diffusione del turismo in camper, occorre intervenire sulla normativa relativa ai requisiti delle aree di sosta, distinguendola in maniera netta da quella dei campeggi e dei villaggi turistici, con particolare riferimento agli obblighi relativi ai servizi igienici”.
“L’obiettivo è quello di tenere conto delle caratteristiche di queste aree destinate ad ospitare camper e caravan solo per pochi giorni, al fine eliminare costi significativi per la loro realizzazione, garantirne una gestione sostenibile e incentivare i Comuni a dotarsene”, ha affermato Paris.