«Governance e manutenzione dell’itinerario devono avere un’unica cabina di regia. Questa via può rappresentare le radici per l’Europa. Radici che l’Europa non ha». A lanciare l’appello al terzo Forum Comuni in cammino che si chiude oggi a Monteriggioni il Sindaco Raffaella Senesi. «La Francigena – ha detto il primo cittadino durante i lavori – è un vero e proprio museo naturale a cielo aperto. Manteniamo questo che è a tutti gli effetti un bene culturale. Un bene che il Governo deve avere nelle sue corde non solo da un punto di vista economico ma di sostegno e indirizzo per i Comuni e la regioni per mantenere la Via come la vogliamo». Il Forum, organizzato in collaborazione con AEVF, associazione europea Vie Francigene e che si è svolto nel Complesso monumentale di Abbadia a Isola, è stato l’occasione per un confronto tra le regioni italiane, i comuni, le associazioni e i Paesi europei interessati dall’itinerario e il Ministero dei beni culturale e delle attività del turismo sui temi del mantenimento del titolo di riconoscimento come itinerario europeo, della candidatura a patrimonio mondiale dell’umanità Unesco, della governance e accoglienza.
«La Francigena ha bisogno di una regia perché l’offerta che viene dal territorio abbia una risposta. E questo ruolo lo deve ricoprire il ministero – ha detto Francesco Rutelli, ex ministro dei beni culturali. Nel suo intervento Rutelli ha ricordato l’inaugurazione dei primi due cartelli dell’itinerario italiano sulla Via Francigena nel 2007 proprio a Monteriggioni dove si riunì, per l’occasione, anche la consulta nazionale degli itinerari storici costituita dal ministero per i beni e le attività culturali come primo tentativo di coordinamento unico durante il governo Prodi. «Il mondo intero – ha proseguito l’ex ministro – si inchina a questa bellezza ma tuttavia perche’ i cammini abbiano un valore organizzato serve un punto di regia unico e pubblico».
«Monteriggioni è un Comune simbolo di un vero investimento culturale ed economico sulla Via Francigena ed è collocato in una regione che rappresenta una best practice in Europa. – ha aggiunto l’euro parlamentare e presidente della Commissione cultura del Parlamento Europeo Silvia Costa – Oggi credo che i tempi siano maturi per una governance multi livello».
«La Toscana ha intenzione di fare tutto quello che è nella propria potestà ricoprendo il ruolo di protagonista anche per la proposta di candidatura Unesco. – ha sottolineato Francesco Gazzetti, Consigliere delegato della Toscana per la Via Francigena – Vogliamo portare il nostro contributo ad una sfida, ad un sogno che credo sia fondamentale che parta dai singoli territori per arrivare fino all’Europa. Una sfida che è sostanzialmente culturale e deve guardare alle giovani generazioni».
«E’ fondamentale che lo Stato riprenda un ruolo di coordinamento ma lo stiamo facendo. Il 2016 è stato dichiarato l’anno dei cammini storici dal ministro – ha concluso Paolo Piacentini, Consigliere del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini – nell’occasione è stata firmata una direttiva nazionale sui cammini con l’istituzione di un nuovo comitato di coordinamento che si insedierà tra pochi giorni e che vedrà al tavolo le istituzioni (Mibact, regioni, Anci e associazionismo). Il tema oggi è quello della manutenzione dei cammini. Lo Stato ci deve mettere le risorse dando supporto ai Comuni ma il punto è che i Comuni devono attivare processi virtuosi di gestione e manutenzione pubblico-privato. Sulla proposta di candidatura a patrimonio Unesco dobbiamo essere molto chiari – ha concluso Piacentini – Non è scontato che si arrivi al riconoscimento dell’intero itinerario. Noi come Mibact siamo convinti che dobbiamo partire da quello italiano ma intanto iniziamo perché già l’istituzione del comitato per la candidatura rappresenterebbe l’innesco di un primo percorso virtuoso».