È ufficiale: la vicenda Cadla che ha infiammato l’estate aretina è giunta oggi ad una svolta. Il giudice del lavoro Picardi ha autorizzato l’attivazione della procedura di mobilità, aprendo la strada al reingresso nel mondo del lavoro per quindici dipendenti della piattaforma Cadla, la grande azienda dei fratelli Giannetti il cui impero si è misteriosamente dissolto questa estate.
Mobilità volontaria come ponte per la riassunzione I circa 180 addetti Cadla rimasti – amministrativi e magazzino – tramite la mobilità volontaria, cioè l’iscrizione nelle liste di mobilità, confidano in una prossima riassunzione, forti anche delle importanti agevolazioni date alle aziende che assumeranno pescando dalla mobilità Cadla. Alcuni addetti infatti hanno già trovato lavoro e aspettavano solamente che il meccanismo si mettesse in moto. Nessuna nuova, essendo la mobilità volontaria, invece per gli altri ex dipendenti Cadla, che potranno restare in cassa integrazione almeno fino al primo agosto 2015, data della scadenza dell’ammortizzatore sociale attivato dopo il crollo del gigante aretino della distribuzione.
Cessione punti vendita 2G in stallo Dei 36 negozi appartenenti al gruppo 2G – società che comprendeva i supermercati dei fratelli Giannetti – solo 20 sono stati acquisiti da Conad Tirreno e Conad Umbria. Sedici in tutto i punti vendita rimasti fuori dalle trattative con le due Conad. Di Conad però non si parla più da mesi, dopo aver sperato in un primo momento che la catena potesse aggiudicarsi anche gli esercizi rimanenti. Ipotesi morta sul nascere.
2G: eppur si muove Voci di corridoio parlano di novità in arrivo per i 16 negozi 2G ormai chiusi. Sono nell’aria delle trattative tra i dipendenti e la proprietà per la gestione di alcuni di questi punti vendita, ma non solo. Sembrano proseguire delle trattative segrete tra i fratelli Giannetti e un gruppo romano di discount, attivo nella capitale, nel Lazio e nella Toscana Sud, che sarebbe interessato a piazzarsi anche nel resto della Toscana.
La piattaforma verso il concordato fallimentare Per quanto riguarda Cadla, che a inizio settembre ha depositato la richiesta di pre-concordato, l’unica certezza è che due commissari accompagneranno la società alla definitiva cancellazione. Sono Lucia Stefani di Arezzo e il romano D’Ovidio, già attivi sulla procedura concordataria.