FIRENZE – “Per la vertenza Bekaert ritengo che veramente abbiamo fatto di tutto, come Regione abbiamo usato toni molto duri nei confronti della multinazionale belga. La partita però non finisce qui”.
Non si è fatta attendere la risposta del Governatore della Regione Toscana Eugenio Giani alla Cgil che lo aveva ‘accusato’ di non aver svolto un ruolo politico nella vertenza sulla Bekaert, l’azienda di Figline Incisa Valdarno (Firenze) i cui 113 dipendenti sono a rischio licenziamento.
Licenziamenti Bekaert, Cgil: regione non ha svolto ruolo in vertenza
Per Giani a questo punto “dobbiamo inserire la Bekaert, con i poco più di 120 operai che ne fanno parte, nel polo toscano dell’acciaio. Su questo ringrazio la sottosegretaria Alessandra Todde, con la quale siamo in contatto quotidiano, perché oltre che la partita Bekaert vi è la partita Piombino. E nel momento in cui si attiva il rilancio di Piombino, magari attraverso il Recovery fund, gli operai della Bekaert possono essere parte di questa filiera toscana dell’acciaio che – ha concluso il governatore – con i forni elettrici, i laminatoi ed un processo produttivo integrato può davvero dare loro una risposta occupazionale”.