Dal 26 aprile tornano le zone gialle, il coprifuoco rimarrà in vigore dalle ore 22 e si potrà tornare a cenare nei ristoranti, ma solo all’aperto. Via libera a teatri, cinema e musei e un certificato verde di ‘buona salute’ consentirà di spostarsi anche tra zone rosse e arancioni. Ma gli studenti della scuole superiori non potranno tornare sui banchi in presenza al 100%.
La bozza del decreto legge sul tavolo del Consiglio dei ministri conferma quanto annunciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi nei giorni scorsi e sarà in vigore fino al 31 luglio, quando scadrà anche lo stato d’emergenza, prorogato per 3 mesi.
Un decreto che sarà fondamentalmente l’ennesimo compromesso tra le esigenze del governo e quelle delle regioni, in modo particolare per quanto riguarda la scuola. Non ci sarà, infatti, il ritorno in presenza da lunedì per tutti gli studenti delle superiori. Una soluzione “tecnicamente impraticabile” secondo i presidenti per due motivi: la capienza dei traporti pubblici ridotta al 50% per le normative anticovid e i limiti strutturali delle scuole italiane, che non consentono di rispettare le restrizioni con la presenza di tutti gli studenti. Nella bozza il governo prevede dunque dal 26 il ritorno in classe almeno al 50% per gli studenti delle superiori nelle zone rose e almeno al 60% e fino al 100% in quelle arancioni e gialle. Infanzia, elementari e medie saranno invece in presenza in tutta Italia.
Le riaperture. Ristoranti anche al chiuso dal 1 giugno in zona gialla
La Toscana è favorevole alla riapertura delle scuole in presenza al 50%, facendo attenzione ai trasporti e alla situazione pandemica, e ha invitato alla cautela sulle riaperture subito al 100% durante la conferenza Stato-Regioni. Giani intervenendo sul tema ha ricordato l’esperienza toscana sulla riapertura delle scuole e anche l’importanza del tutoraggio alle fermate dei mezzi pubblici.
SPOSTAMENTI
Da lunedì secondo la bozza di decreto tornano gli spostamenti tra le regioni gialle. Si potrà andare da un territorio all’altro o muoversi in ambito regionale ma fino al 15 giugno sarà consentito un solo spostamento al giorno per andare a trovare amici o parenti tra le 5 e le 22, in massimo 4 persone oltre ai minorenni su cui si esercita la potestà genitoriale. In zona arancione, invece, si potrà farlo solo in ambito comunale.
Riaperture, per spostarsi tra regioni di colore diverso serve il pass
CERTIFICATO VERDE
Il decreto prevede anche la possibilità di entrare e uscire anche dalle zone arancioni o rosse. Bisognerà avere la ‘certificazione verde’: un documento che potrà essere cartaceo o digitale e sarà valido per sei mesi per coloro che sono vaccinati o che sono guariti dal Covid mentre avrà una durata di 48 ore per chi ha un tampone con esito negativo. A rilasciarlo potranno essere le strutture che effettuano le somministrazioni, gli ospedali in cui si è stati ricoverati per il virus o il medico di base, i centri e le farmacie autorizzati per i test.
A CENA ALL’APERTO, DAL 1 GIUGNO ANCHE AL CHIUSO
Da lunedì si potrà anche tornare a cenare fuori al ristorante. Almeno nelle regioni gialle e “con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto”. Chi non ha spazi all’esterno dovrà attendere fino al 1 giugno.
CINEMA, TEATRI E SPETTACOLI DAL VIVO
Al chiuso si potrà invece andare al cinema o assistere a spettacoli “in teatri, sale concerto, live club e altri locali” sulla base dei protocolli approvati dal Cts: prenotazione obbligatoria, un metro tra le persone, massimo 500 persone al chiuso e mille all’aperto. Per alcuni eventi potranno essere riservati solo a chi avrà il certificato verde.
RITORNO ALLO STADIO
Il cronoprogramma, sempre se confermato dal Cdm, prevede poi il 15 maggio l’apertura delle piscine all’aperto, dei mercati e dei centri commerciali, anche nei giorni festivi e prefestivi; dall’1 giugno quello delle palestre e anche degli stadi e dei palazzetti, con una capienza non superiore al 25% e comunque non oltre i mille all’aperto e 500 al chiuso; dal 1 luglio delle fiere, dei congressi, dei centri termali e dei parchi a tema.