Sono ore di chilometri trascorsi senza sosta impegnato nella campagna elettorale che lo vede protagonista soprattutto nei piccoli comuni e nelle realtà dell’entroterra toscano quelle che sta trascorrendo il candidato alle prossime regionali del Movimento Cinque Stelle Giacomo Giannarelli che ad esempio ha ingaggiato in particolare una battaglia contro l’attuale governatore Enrico Rossi sui temi ambientali. «Gli investimenti previsti dalla Regione Toscana per l’ammodernamento dei vecchi impianti di incenerimento e per la costruzione dei nuovi si aggira intorno ai 530 milioni di euro. – ha raccontato a margine di un appuntamento elettorale a Santa Croce proprio Giannarelli – Noi diciamo no a questo spreco di denaro pubblico, denaro nostro e non della Regione, che viene buttato in impianti pericolosi per la salute ed in antitesi con una visione diversa dell’economia».
«Vogliamo una progressiva chiusura di tutti gli impianti di incenerimento in Toscana» «In tutto il mondo le economie circolari, che puntano sulla riprogettazione, riduzione, riuso e riciclo della materia sono quelle che reggono meglio la crisi – ha aggiunto il candidato del Movimento Cinque Stelle – Chi sceglie la strada della strategia rifiuti zero fa una scelta coraggiosa e proiettata verso il futuro e necessariamente come primo passo c’è il “no” agli impianti di incenerimento. Noi vogliamo una progressiva chiusura di tutti gli impianti di incenerimento in Toscana e una seria pianificazione sul riciclo, un piano regionale del riciclo con investimenti negli importanti impianti innovativi che non bruciano rifiuti. Ogni 1.000.000 di tonnellata riciclata si creano circa 2000 posti di lavoro, se vogliamo dare un futuro migliore a noi e ai nostri figli dobbiamo con decisione percorrere la strada della strategia Rifiuti Zero». Giannarelli ha voluto porre l’attenzione soprattutto sull’impianto di riciclaggio di Baciacavallo, in provincia di Prato. «In questi giorni tale impianto ha subito un rallentamento nell’iter della valutazione di impatto ambientale, ma una volta forniti i dati richiesti la strada al suo potenziamento sarà spianata, assistiamo in questi giorni in prossimità delle elezioni ad una serie di eventi e dichiarazioni che sembrano tenere in considerazione i malumori dei territori, non caschiamoci. Si sappia, i territori e la loro gente non vogliono gli inceneritori e non cascheranno in false promesse elettorali».
La tematica del lavoro al centro della campagna elettorale Ma Giannarelli nel suo tour in territori in cui l’industria conciaria la fa da padrone ha approfondito anche discorsi sulla tematica del lavoro. «Il distretto industriale di Santa Croce sull’Arno è un esempio di quello sviluppo sostenibile base del nostro programma economico.- ha aggiunto Giannarelli – La concretezza di queste piccole e medie imprese in rete che riescono a reggere la crisi e rilanciare l’export mantenendo alti standard di riduzione dell’impatto ambientale sono un modello da esportare anche in altri territori con incentivi mirati. La sostenibilità sociale e ambientale dei processi produttivi non è un ostacolo allo sviluppo economico, come sostenuto dal Partito Democratico nel decreto Sblocca Italia e recuperato da Enrico Rossi con la sua antipatia verso le valutazioni di impatto ambientale. La crescita economica, come ci dice l’Unione Europea dev’essere ‘sostenibile’, ‘intelligente’ ed ‘inclusiva’. E il nostro programma – conclude Giannarelli – raccoglie tutte e tre le componenti».