Non solo la provincia toscana con il maggior numero di atleti presenti a Londra 2012 ma anche quella che storicamente rappresenta il motore trainante per lo sport regionale. A meno di cinque giorni dall’apertura delle Olimpiadi, Livorno si conferma ancora territorio di grande tradizione sportiva per la Toscana. Il Sole24 Ore di oggi ci conferma questo dato dopo aver analizzato come l’indice degli ori olimpici, comparato al numero di abitanti del territorio, porti il territorio labronico ad essere il primo in Italia per ori olimpici conquistati (31, è record regionale) in rapporto alla sua popolazione.
 
Il ranking del Sole Dopo Livorno, occupano gli altri due gradini del podio Genova e Lecco, mentre Firenze (20 ori in totale) si attesta comunque nella top ten, e per l’esattezza in settima posizione assoluta. Staccate le atre con Massa ventiduesima, Pisa ventiquattresima, Siena quarantunesima, Grosseto e Prato alla posizione 58 e 59, Arezzo e Lucca rispettivamente a quelle 64 e 66.
 
Lo sport trainante È la scherma il motore trainante dello sport livornese e più in generale di quello toscano. Una tradizione che arriva da lontano come testimoniano le imprese a cinque cerchi le livornese Nedo Naldi, sei ori tra Stoccolma 1912 e Anversa 1920. Una sport glorioso che ha avuto tra i suoi eroi anche altri livornesi, soprattutto ad Anversa 1920, dove conquistarono il gradino più alto del podio anche Baldo Baldi, Aldo Naldi, Oreste Puliti (che poi replicò anche a Parigi ’24 e Amsterdam ‘28) Andrea Marrazzi e Dino Urbani: tutti nella disciplina a squadre di cui faceva parte anche il fiorentino Rodolfo Terlizzi. Uno sport, la scherma, che ha arricchito negli anni il medagliere toscano con addirittura 31 atleti che sono riusciti a salire sul gradino più alto del podio in questa disciplina al cospetto dei 43 toscani totali che sono riusciti nell’impresa in ogni disciplina.
 
Nomi illustri Tradizione vivissima quella della scherma che arriva fino al successo nella sciabola di Aldo Montano e dei pisani Salvatore Sanzo e Simone Vanni nella disciplina a squadre riportati ad Atene 2004. Gli ori olimpici negli altri sport portano la firma di Vittorio Lucchetti, per due volte sul gradino più alto del podio nella ginnastica a squadre, ad Anversa ’20 e Parigi ’24. Sergio Bertoni, Carlo Biagi, Alfonso Negro, Achille Piccini, Luigi Sarabello e Bruno Venturini facevano parte della spedizione calcistica iridata a Berlino 1936, mentre il pistoiese Luciano Giovannetti conquistò due medaglie d’oro a Mosca 1980 e a Los Angeles 1984, olimpiade che esaltò anche i fiorentini Alessandro Andrei e Marcello Bartalini rispettivamente nel lancio del peso e nel ciclismo a squadre.Arrivando in epoche più recenti infine sono sempre vive nelle memorie degli sportivi toscani le imprese ad Atlanta ’96 di Yuri Chechi e quello di Alessandra Sensini nella vela a Sydney 2000. Chiudono la rassegna gli ori olimpici di Andrea Benelli nel tiro a volo e di Elena Gigli nella pallanuoto ad Atene 2004, oltre che al successo di Giulia Quintavalle a Pechino 2008 nel judo.

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