E’ stata una decisione di quelle difficili da prendere, di quelle che vanno ponderate, per le quali ci si confronta con le persone care ma il cui esito, in fondo, lo si conosceva, forse, fin dall’inizio.
Fare il Sindaco di questi tempi ed in luoghi come questo non è uno scherzo; questa è l’Italia dell’osso e non della polpa; si lavora incessantemente e si entra al mattino, e quasi come in un pronto soccorso, non si può mai sapere ciò che potrà attenderti e ciò che si dovrà provare a governare ed a risolvere, quasi sempre senza i giusti strumenti per farlo. A queste latitudini si fa il sindaco per amore e rispetto per il proprio territorio prendendosi responsabilità enormi e gestendo situazioni che richiedono plurime competenze e molta lucidità.
Molti anni fa sentii il richiamo del territorio, la necessità ed il dovere di spendermi, e senza risparmiarmi, per Montieri e la sua gente.
Cinque anni fa questo richiamo si tradusse nella straordinaria opportunità di fare il sindaco laddove sono nato e dove sono nati i miei genitori ed i miei avi.
Cinque anni dopo, con qualche anno ed un po’ di maturità in più, quel richiamo l’ho sentito ancora più forte perché accompagnato dalla richiesta di tante persone, che mi hanno chiesto e mi chiedono di andare avanti.
Giovani, famiglie, associazioni, imprenditori in moltissimi in queste settimane mi hanno contattato e mi hanno rinnovato la loro fiducia ed il loro auspicio affinchè l’opera che abbiamo portato avanti non si arresti ma al contrario possa proseguire anche per gli anni a venire.
Quel richiamo è oggi rafforzato dai risultati che abbiamo conseguito in questi anni; non credo di esagerare dicendo che abbiamo prodotto uno shock a questo territorio in termini di approccio all’amministrazione, di dinamicità e modernità nei rapporti con il mondo che ci circonda e per la visione di futuro che abbiamo cercato di imprimere.
Ci era stato chiesto cinque anni fa di accendere i riflettori su un territorio per troppo tempo vissuto all’ombra; di Montieri, in questi anni, ne ha parlato il mondo, è stato definito dal presidente Rossi, qualche mese fa, un’eccellenza europea ed è un comune che è stato in grado di concepire progettualità capaci di attrarre finanziamenti regionali, nazionali e comunitari in quantità e qualità tali da reggere l’urto di enti ben più grandi e strutturati.
E’ una realtà che ha fatto parlare di sé in Italia ed all’estero, che ha avuto la forza e la capacità di mettersi alla testa e di giocare un ruolo di primo piano su battaglie essenziali ed esistenziali, come quella per la difesa dell’autonomia comunale e per la tenuta dei servizi essenziali o come quella sulla geotermia che si sta combattendo in queste settimane.
Soprattutto l’ultimo mese, con lo sciopero della fame per portare all’attenzione nazionale la drammaticità delle scelte che si stanno profilando in materia di geotermia, con la partnership siglata con un comune finlandese per la realizzazione di progettualità che potranno aprire scenari unici per il territorio, con l’approvazione di un bilancio di previsione che ci ha permesso, per il quinto anno consecutivo, di non toccare le tasse, di garantire ed implementare i servizi, di rilanciare sui contributi per il miglioramento dei nostri centri storici e soprattutto di dare il via anche alle ultime opere previste prima delle fine della legislatura (teatro di Boccheggiano, bitumazioni varie, cimitero di Montieri e secondo stralcio del centro storico di Gerfalco su tutte) il sentiero davanti a me si è aperto ed ho capito che avrei dovuto tentare di andare avanti, per completare ciò che abbiamo iniziato e per dar forma a quello che abbiamo in mente.
In questi anni ci siamo accreditati con forza di fronte all’Unione Europea, siamo entrati con Gerfalco nel circuito Unesco, abbiamo, dai dati, potuto contare sull’avvio di un numero di attività commerciali che oltre ad aver riattivato l’economia dei nostri centri rappresenta una spinta enorme per il futuro. E tutto questo in anni di crisi economica spaventosa per il territorio e l’Italia intera.
Questo territorio aveva necessità di crearsi un’immagine, netta, distintiva, che lo rendesse immediatamente riconoscibile a tutti: ci siamo costruiti, a suon di buone pratiche, una vocazione green e sostenibile ( l’ impianto di teleriscaldamento geotermico, la totalità delle nostre scuole a norma sismica e ad impatto energetico zero e la raccolta differenziata che ha superato il 75% tanto per fare alcuni esempi). Abbiamo battezzato uno dei progetti più innovativi in ambito agroalimentare nel panorama territoriale: il PIF Drago ha ottenuto la ribalta regionale conquistando un contributo milionario e ha contagiato e sta contagiando aziende e territori di gran parte delle colline metallifere. Il premio nazionale delle farine di castagne che ogni anno ospitiamo ha restituito dignità e splendore ad un settore e ad un prodotto che ha sfamato per decenni intere generazioni.
Il nostro comune si potrà candidare sempre più come attrazione e meta per un turismo consapevole e sostenibile, alla ricerca di eccellenze agroalimentari, si unicità storico culturali, di una natura incontaminata e di servizi ed offerte per attività sportive outdoor ( una sentieristica efficacemente mantenuta e rinnovata e la crescita costante del cicloturismo).
E’ ciò che abbiamo in mente quello che mi e ci spinge ad andare avanti: la riattivazione economica ed occupazionale del territorio continua ad essere la nostra sfida più grande. Alcuni investimenti hanno permesso e permetteranno un importante rilancio, altri (come il recupero di un importante area artigianale e lo sblocco del comparto serricolo) sono in fase di realizzazione.
Mai come in questi anni ci si è occupati delle persone, dei luoghi in cui si formano (le scuole), si incontrano (le associazioni), lavorano (le aziende e le realtà produttive).
Per continuare lungo il solco tracciato e soprattutto per rilanciare, qualora i cittadini lo desiderino, la nostra azione di governo stiamo definendo una compagine di donne ed uomini che si propone di rappresentare il nostro comune e di rispecchiare al meglio le sue molteplici sfaccettature, tra diverse conferme ed alcune new entry; una compagine, civica, di comunità, che, come cinque anni fa, è disegnata con uno sguardo rivolto al futuro e con lo sforzo di intercettare le energie più vitali del nostro territorio. Un gruppo che sta lavorando e lavorerà alacremente alla stesura del programma elettorale e delle linee di azione della prossima consiliatura. Noi ci siamo, cercando, come abbiamo sempre fatto, di andare al fondo delle questioni e di risolvere, giorno dopo giorno, con il massimo impegno, gli innumerevoli problemi che ci si pongono davanti senza mai smarrire la convinzione di dover rivolgere lo sguardo verso il futuro del nostro territorio e delle future generazioni.