Sei Toscana è la prima azienda italiana di raccolta integrata dei rifiuti ad entrare nel programma europeo Urban Agenda, lanciato con il Patto di Amsterdam del 2016, che ha lo scopo di promuovere la cooperazione tra gli Stati membri, le città, la Commissione europea e altre parti interessate al fine di stimolare la crescita, la vivibilità e l’innovazione nelle città del continente. L’accordo è stato presentato oggi a Siena dove è stato illustrato il protocollo d’intesa siglato a Bruxelles, durante la Green Week dal coordinatore di “Urban Agenda per l’economia circolare” Håkon Jentoft, dal presidente di Sei Toscana Leonardo Masi e da Luca Moretti e Gianfranco Stefano Barzaghi in rappresentanza di Operate, l’Osservatorio Nazionale Ambiente Misurazione e Tariffa Rifiuti, che ha fornito supporto e collaborazione alla partnership per lo sviluppo del Toolkit e offre servizi ai soggetti dell’Unione Europea interessati all’implementazione di sistemi di tariffazione puntale (Payt). Al Protocollo ha poi aderito anche Ato Toscana Sud in rappresentanza dei Comuni del territorio.
Fra gli obiettivi principali di Urban Agenda c’è quello di promuovere l’economia circolare ed individuare modalità standard per l’introduzione in tutti gli Stati della tariffa puntuale. L’obiettivo è quello di permettere al cittadino di pagare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani in misura proporzionale rispetto alla quantità di rifiuti indifferenziati prodotti e conferiti al servizio pubblico, diversamente da quanto accade oggi dove i parametri sono ancorati alla numerosità del nucleo familiare e alla grandezza del proprio appartamento. Una vera e propria rivoluzione nel sistema di raccolta e smaltimento, se applicata su scala globale, in grado di incentivare in modo determinante la raccolta differenziata ed il conseguente riciclo, così da attuare finalmente il noto principio comunitario “chi inquina paga”.
Il presidente Masi: «Motivo di orgoglio e banco di prova» «La scelta di coinvolgere Sei Toscana nella sperimentazione deriva da alcune unicità che la caratterizzano – commenta il presidente di Sei Toscana, Leonardo Masi –. È il gestore unico della raccolta integrata dei rifiuti nel più grande ambito territoriale italiano ed ha già previsto, nel proprio piano industriale, investimenti per decine di milioni di euro nell’ambito di sistemi di raccolta intelligenti con accesso controllato, riconoscimento dell’utente e misurazione dei conferimenti, indispensabili per arrivare alla Tariffa Puntuale. Sperimentare gli strumenti elaborati a livello comunitario su un territorio così prezioso e sensibile dal punto di vista ambientale come la Toscana del sud costituisce per noi non solo un motivo di orgoglio, ma anche un banco di prova efficace per individuare uno standard replicabile nelle altre realtà italiane ed europee».
Jentoft: «Mettere a punto un modello per applicare la tariffa puntuale» Il protocollo d’intesa prevede la realizzazione di un test di applicazione del Toolkit in uno o più Comuni individuati da Ato Toscana Sud insieme a Sei Toscana al fine di predisporre un piano di attuazione del sistema di tariffazione puntuale. «E’ un accordo molto importante perché la sperimentazione interessa uno dei territori più belli della nostra Europa che ci guarda con attenzione – dice Håkon Jentoft, coordinatore di Urban Agenda per l’economia circolare a nome della città di Oslo – Puntiamo a mettere a punto un modello per applicare la tariffa puntuale che sia replicabile in tutta la Comunità Europea».