Per creare una multiutility regionale toscana è necessario «rafforzare la governance pubblica, e mantenere sul territorio toscano i centri decisionali e le attività». Lo afferma in una nota la Filctem-Cgil Toscana, secondo cui «il radicamento e la prossimità territoriale delle attività e dei centri decisionali con i cittadini e le istituzioni» è fondamentale «in servizi primari come acqua, gas, igiene ambientale», mentre un allontanamento dal territorio avrebbe «pesanti ricadute sia per i lavoratori che per il sistema delle imprese toscane».
«Porre fine a mancanza visione comune» Il sindacato ricorda la protesta contro la vendita al privato delle quote di maggioranza di Toscana Energia, e contro il trasferimento di attività e dei lavoratori impegnati in ruoli strategici nella gestione delle politiche aziendali. «Riteniamo che sia necessario porre rimedio a tali situazioni – afferma la Filctem – ed evitare che si ripetano in futuro, ponendo fine alla mancanza di una visione comune e strategica delle singole amministrazioni della Toscana». Inoltre, aggiunge il sindacato, «crediamo che tali progetti non possano connotarsi unicamente come mere operazioni finanziarie o di ingegneria societaria ma semmai partire dalla centralità del ruolo pubblico e da progetti industriali nei settori interessati che mettano al centro la qualità e la sostenibilità economica ed ambientale dei servizi insieme alla tutela e alla valorizzazione dell’occupazione, diretta e indiretta, mantenendo un forte radicamento e uno stretto legame con i territori e le comunità».