SIENA – A Chiusi sta nascendo un comitato civico dal volto trasversale, non riferibile ad uno specifico schieramento politico. Per quanto il fatto che Forza Italia e Lega, per parlare di centrodestra, hanno da tempo espresso la volontà di non presentarsi con i propri simboli, cosa che potrebbe indurre al sospetto che in realtà questa possa essere una mossa strategica per sfilare il Comune al centrosinistra.
Fratelli d’Italia, data in grande ascesa nei consensi, stando ai sondaggi nazionali, al momento non si è ancora espressa riguardo alla volontà di rinunciare al proprio simbolo sulla lista elettorale di Chiusi.
C’è fermento, quindi, attorno al comitato civico di cittadini che in questi giorni sta nascendo spinto dalla volontà di offrire una alternanza su cui nessuna forza politica possa rivendicare lo scalpo di ciò che è stato.
La novità di questi giorni è che il nascente comitato civico si presenta con una lettera aperta ai cittadini, sottoscritta da diversi soggetti che hanno dato il consenso alla visibilità della loro presenza. Scorrendo tale elenco si leggono nomi di personaggi che sono stati molto attivi nel Comitato ARIA, impegnato in prima linea nella vicenda del carbonizzatore (storia sospesa ma non definitivamente chiusa), che sono riusciti ad attirare una grande attenzione e poi consenso della cittadinanza alle ragioni delle preoccupazioni di tale insediamento industriale nella città di Porsenna.
Il ventre della politica a Chiusi è mollo, l’alternanza civica potrebbe riservare delle sorprese, anche perché l’annuncio di Juri Bettollini di non volersi ricandidare non è rilegabile ad un capriccio, o a una mossa da gioco degli scacchi. Il sindaco uscente sta completando il proprio mandato con impegno, ma non sta trattando su nessun tavolo, né per se né per persone a lui vicine.
Quando riferiamo di trasversalità di questo comitato civico, tale termine trova fondamento nel fatto che nei giorni passati sono stati sondati i gruppi che siedono attualmente tra i banchi dell’opposizione, ma sia Possiamo che i Cinquestelle hanno lasciato intendere la loro volontà di seguire un percorso politico piuttosto che civico. In tale ottica si ipotizza una alleanza di questi due gruppi con il Partito democratico, attualmente capofila della maggioranza.
Il recito delle alleanze sarà certamente definito dai programmi politici, che delineerà anche il volto e le prospettive delle proposte che da qui a breve sentiremo, ma per fare previsioni è ancora presto. Innanzitutto, c’è da capire cosa faranno i socialisti, la cui forza a Chiusi sarebbe un errore grave sottovalutare. Anche perché, nonostante le fibrillazioni interne dovute alla attuale difficoltà di dialogo con il senatore Riccardo Nencini cui facevano riferimento e il forte corteggiamento dell’ex ministro Claudio Martelli che sta lavorando ad uno schieramento nazionale insieme a Carlo Calenda e Emma Bonino, il gruppo chiusino resta unito.
C’è poi Italia Viva. A Chiusi il consigliere regionale Stefano Scaramelli vanta un solido consenso del 15%, il cui peso sarà certamente rilevante.
Socialisti e renziani a Chiusi non parlano con i gruppi di opposizione, né con Possiamo né con i Cinquestelle, ma parlano con tutti gli altri, compresi alcuni soggetti facenti parte di questo comitato civico.
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