La Giostra del Saracino torna puntuale ad Arezzo, risvegliando antiche tradizioni e valori. Di giorno in giorno cresce l’attesa per quartieristi e giostratori: si nutrono i sogni e le speranze di vittoria. L’entusiasmo è alle stelle e il centro storico aretino è in fibrillazione. La Giostra del Saracino coi suoi quattro quartieri sfidanti – Porta Sant’Andrea dai colori bianco verde, Porta Crucifera dai colori rosso verde, Porta del Foro dai colori giallo cremisi e Porta Santo Spirito dai colori giallo blu – animerà la meravigliosa Piazza Grande di Arezzo nella notte di sabato 20 giugno. Lì i cavalieri dei quartieri sfideranno il Buratto per aggiudicarsi la Lancia d’Oro e la vittoria sul Re Saracino. Manca ancora una settimana al grande evento, una settimana di feste, balli e riti propiziatori, mentre sono già iniziate le cerimonie di Giostra: la presentazione della Lancia d’Oro e l’Estrazione delle Carriere.
Presentata la Lancio d’Oro Quest’anno la Lancia d’oro della giostra di San Donato – 129a edizione – è dedicata al 70° anniversario della Liberazione di Auschwitz. La Lancia d’Oro è stata realizzata, come vuole la tradizione, dal maestro artigiano Francesco Conti, su bozzetto di Marcellina Ponzo, vincitrice del concorso. Nell’impugnatura si vedono due sopravvissuti stretti in un abbraccio al momento della liberazione del campo. Intorno a loro rami di ulivo e colori di un arcobaleno di pace. «Un anniversario così importante e delicato – spiega la vincitrice Marcellina Ponzo – mi ha spinta a voler interpretare il tema dell’olocausto e della Liberazione di Auschwitz nell’ottica della speranza. In quei due corpi abbracciati c’è la fratellanza e la salvezza. Un monito alle generazioni future attraverso un messaggio di pace». Il pro sindaco Stefano Gasperini ha aggiunto: «Il valore di questa dedica, di questo atto simbolico cresce e si concretizza nel gemellaggio che la città di Arezzo, unica al mondo, vive e fortifica con la cittadina polacca di Oswiecim e con Auschwitz. Sabato 20 giugno alla Giostra del Saracino ospiteremo infatti una delegazione di Oswiecim che assisterà alla manifestazione». In mattinata anche l’inaugurazione della mostra dei bozzetti degli artisti in gara, esaminati dalla giuria per l’occasione.
L’estrazione delle carriere Nella serata di ieri, invece, c’è stata la tanto attesa cerimonia di estrazione delle carriere, il rito che stabilisce l’ordine di corsa dei cavalieri alla Giostra. Porta Santo Spirito correrà per primo la lizza, seguito da Sant’Andrea e Porta del Foro, per ultimo Porta Crucifera. Vecchi nomi e qualche esordiente in questa giostra di giugno 2015. Per Porta Santo Spirito correranno i giovani e temibili Elia Cicerchia e Gianmaria Scortecci, autentici fuoriclasse. Sant’Andrea metterà in campo la coppia, ormai consolidata, di Stefano Cherici ed Enrico Vedovini, vincitori della Giostra di giugno 2014. Porta del Foro si affiderà al talento degli esordienti Andrea Carboni e Andrea Vernaccini per conquistare la tanto desiderata Lancia d’Oro, che manca ormai da casa dal lontano settembre 2007. Porta Crucifera punterà tutto su Alessandro Vannozzi e Filippo Fardelli, dopo la rottura con Carlo Farsetti. Dopo l’estrazione delle carriere la cerimonia è proseguita con il trasposto della Lancia d’oro in Cattedrale, dove sarà custodita fino al giorno della Giostra.
Alla Giostra ci sarà il nuovo sindaco Quello di ieri sera è stato l’ultimo atto del Pro Sindaco Stefano Gasperini in questa legislatura. Con l’estrazione delle carriere e la consegna dello scettro, e il comando della Piazza Grande, al Maestro di Campo, Gasperini ha salutato Arezzo. Domani infatti tutti a votare il nuovo sindaco, nel ballottaggio sul filo di lana tra i candidati Matteo Bracciali e Alessandro Ghinelli. Sabato sera in Piazza Grande li ritroveremo in nuova veste: l’uno o l’altro come primo cittadino o capo dell’opposizione.