«Di Natale per noi non sarà mai un avversario ma uno di famiglia. C’è una sua gigantografia con la maglia dell’Empoli fuori dal nostro spogliatoio e quindi in realtà è come se fosse sempre con noi». Così il tecnico dell’Empoli Maurizio Sarri alla vigilia della sfida contro il super bomber dell’Udinese e la squadra friulana allora allenata per la prima volta in serie A da Andrea Stramaccioni. Ne è passata di acqua sull’Arno da quelle giornate calde d’estate quando Maccarone e compagni si riaffacciavano quasi con timore al massimo campionato italiano, con molti nel gruppo empolese che erano di fronte ad una loro prima volta. L’Empoli fu sconfitto in quel 31 agosto ad Udine, dopo un buon primo tempo, e a punire nella ripresa i ragazzi della principale squadra calcistica della Valdelsa fu proprio Di Natale, uno che quando arriva al Castellani è un amico e che è considerato un terzo figlio dal patron Fabrizio Corsi.
Verso Empoli-Udinese Fermare il talento partenopeo e tornare a segnare per gli azzurri, questi gli imperativi della gara di lunedì sera che deve essere sfruttata, al contrario delle precedenti quattro fra le mura casalinghe, perché dopo un cammino più che soddisfacente fino al termine dell’anno scorso, ora il percorso si è incrinato, e qualche certezza sta iniziando a venir meno. A provare a dare qualche sicurezza in più all’Empoli contribuisce da venerdì scorso uno come Joshua Brillante, centrocampista australiano che solo 24 ore prima che gli uomini di Sarri perdessero al Friuli, aveva assaggiato per la prima volta anche lui la serie A, contro la Roma, dopo un buonissimo precampionato nelle tournèe internazionali svolte con la Fiorentina, salvo poi però essere sostituito alla mezz’ora della gara dell’Olimpico, anche in virtù di un sanguinoso pallone perso a centrocampo che aveva portato al vantaggio realizzato da Nainggolan.
Empoli con Brillante Insomma l’Empoli ha acquistato un marziano nel calcio italiano, in quanto poco avvezzo al pallone del nostro massimo campionato, che vuole dimenticare la Roma. Proprio come vuole fare l’Empoli. Si, perché è questo l’imperativo che si sono dati i ragazzi oggi capitanati da Tavano: dimenticare l’Olimpico, come vuole fare Brillante. Cancellare una delle pagine più brutte dello sport più amato in Italia, con la serata di Tim Cup rovinata dall’assegnazione insensata di un calcio di rigore che ha compromesso il cammino degli azzurri. Quest’ultimi sfidano Di Natale per continuare a sognare la permanenza in Serie A, cosa che significherebbe a fine anno salvezza storica e bramare il prossimo anno magari di regalarsi proprio Totò-gol, che ha già annunciato di non voler rinnovare il proprio contratto con l’Udinese.