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La Regione Toscana convocherà i rappresentanti della Vibac, che ha uno stabilimento a Vinci (Firenze), «per chiedere il ritiro della procedura di licenziamento dei 120 addetti, condizione giudicata indispensabile per aprire un confronto che abbia come obiettivo la garanzia dei posti di lavoro e le prospettive produttive». E’ quanto deciso, riporta una nota, al termine della riunione che Gianfranco Simoncini, consigliere per i problemi del lavoro del presidente della Regione Enrico Rossi, ha convocato questa mattina presso la presidenza e a cui hanno partecipato i rappresentanti dei sindacati, della rsu aziendale e i sindaci di Vinci, Giuseppe Torchia, e di Montelupo, Paolo Masetti.

Richiesta l’apertura di un ravolo nazionale Oltre all’apertura di un confronto con la multinazionale per lo stabilimento di Vinci, Simoncini ha garantito che la Regione si attiverà nei confronti del Ministero dello sviluppo economico per sostenere la richiesta dei sindacati per l’apertura di un tavolo nazionale di confronto. Simoncini ha inoltre informato che lo stesso presidente Rossi, che nei giorni scorsi ha visitato il presidio dei lavoratori, si è attivato per cercare un contatto con l’amministratore delegato per capire quali siano le reali intenzioni del management e le motivazioni di un provvedimento così drastico come l’annuncio della chiusura totale della sede di Vinci senza che ci fosse stato alcun segnale di difficoltà o di crisi venuto dalla proprietà. L’obiettivo finale resta garantire la continuità occupazionale. Per raggiungerlo è stato deciso infine di mantenere stretti e continui contatti tra istituzioni locali, organizzazioni sindacali e Regione.