CASCINA – Il premio Nobel Giorgio Parisi è stato l’ospite d’eccezione che ha aperto il ciclo ‘Sguardi nel Futuro’ dell’Università di Pisa, in occasione della celebrazione dei 20 anni dell’esperimento Virgo e del suo fondamentale contributo alla rivoluzione dell’astronomia gravitazionale e multimessaggera.
Nel 2004, infatti, diventava operativa l’avventura scientifica dell’esperimento Virgo, uno dei tre rivelatori al mondo in grado di osservare le onde gravitazionali e l’unico in Europa: un’infrastruttura di ricerca finanziata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) italiano, dal Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) francese e dall’Istituto Nazionale di Fisica Subatomica (Nikhef) olandese. Le prime attività per realizzare la imponenete struttura a Cascina erano iniziate nel 1989. Poi, la grande scoperta arrivò nel 2015, il 14 settembre, quando gli strumenti rivelarono, per la prima volta nella storia dell’umanità, un segnale prodotto da onde gravitazionali. [LEGGI]. L’impianto di Cascina dette il suo contributo, così come successivamente alla straordinaria rivelazione della fusione di due stelle di neutroni nel 2017. “Virgo, assieme ai due rivelatori statunitensi LIGO, è stato nell’ultimo decennio protagonista di una vera e propria rivoluzione del nostro modo di osservare l’universo, inaugurando la cosiddetta astronomia multi messaggera”, si legge in una nota.
Era dunque giusto festeggiare i primi 20 anni di attività.
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