È un vero messaggio d’amore quello rivolto da Vanessa Incontrada alla città che prima l’ha accolta e poi la vista crescere: Follonica. «Ormai tutti sanno che da anni questa è la mia casa, il luogo in cui vivo e l’unico posto al mondo dove vorrei abitare» si legge sul sito dell’artista “Besitos”, attraverso cui racconta le sue esperienze e promuove i suoi prodotti, come l’omonimo porfumo, appunto Besitos. «Vi basterebbe qualche giorno per capire perché amo questo luogo più di qualsiasi altro. Diciamo pure che Vanessa:Follonica = Festival:Sanremo» continua Incontrada, giocando sulla battuta di Carlo Conti alla presentazione del Festival 2017, quando ha raccontato che l’accordo con Maria De Filippi è stato stretto davanti un caffè preso proprio sulla città del golfo.

Vanessa Incontrada
foto tratta da www.besitos.it

Un’occasione per l’artista di origini catalane per rinnovare il proprio amore, mai nascosto, verso Follonica. Incontrada è nata a Barcellona, è vero, ma si è trasferita in questa cittadina affacciata sul mare già da bambina insieme al padre italiano Filippo Incontrada, la madre catalana Alicia e la sorella minore Alice: qua ha fatto le scuole elementari, ha stretto quelle amicizie che durano all’infinito, ha consumato storie d’amore e ha deciso di crescere la sua famiglia, insieme al suo compagno, l’imprenditore Rossano Laurini, un altro follonichese doc, e il loro figlio Isal. Questo golfo per lei non un bon retir insomma, ma casa sua.

Vanessa Incontrada 3«La frase che più spesso ho utilizzato parlando di Follonica è: “Qui io mi sento protetta”. Al di là di ciò che mi offre questa cittadina (mare, pineta, tranquillità e possibilità di raggiungere tutto in bici) sono i suoi abitanti che hanno reso perfetta questa alchimia – continua sul suo sito – La gente del posto mi tutela e protegge da chiunque voglia violare la mia privacy. Qui ho un solo nome, qui sono Vane. Vane è un’amica, Vane la si trova al mercato a fare la spesa, Vane va in piscina, Vane corre, Vane va in negozio e Vane aiuta suo padre con le bancarelle in Via Martiri della Niccioleta, Vane è una normale cittadina follonichese».

In città è difficile vederla in ambienti mondani. Molto più probabile incontrarla in palestra, a correre lungo i sentieri scarlinesi che arrivano a Cala Violina, ma anche nel suo negozio, in via Roma, Besitos, dove le piace lavorare come commessa: quando deve fare il campionario, per capirci, manda le sue dipendenti nelle aziende d’abbigliamento mentre lei rimane a riordinare scaffali e grucce. Anche il nome di questa boutique del centro in qualche modo ha origini follonichesi: nel 2008, quando Incontrada era sul palco di Zelig insieme a Claudio Bisio, all’improvviso iniziò a salutare i telespettatori a fine puntata dicendo: «besitos! besitos!». Che sta per “bacini”. I critici televisivi forse la presero per una trovata della spagnola, ma nella cittadina maremmana in molti sapevano che quello era il nome deciso per l’attività in cantiere, aperta poi due anni dopo.

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foto tratta da www.besitos.it

«Mi è capitato molti anni fa di essere avvisata da un amico della presenza di alcuni paparazzi. Vi immaginate la stessa scena vissuta a Milano, piuttosto che a Roma? Il sentirsi libera di girare anche a “piedi nudi” senza finire sul giornale l’indomani è una sensazione strepitosa e un aspetto troppo importante per me e la mia famiglia – conclude il messeggio d’amore dell’artista – La mia routine ha casa qui, il mio cuore abita qui, non credo ci sia molto da aggiungere. Molti colleghi sono rimasti sorpresi dalla mia scelta – certamente scomoda in termini lavorativi – di vivere in questo luogo, ma sono bastati pochi giorni trascorsi con me per fare in modo che la fatidica frase fosse pronunciata: “È tutto talmente chiaro: qui sei la Regina della tua vita, non la Regina della Tv”. Ritagliarsi uno spicchio di vita reale, in un contesto che di reale ha ben poco, è fondamentale per coltivare ogni amore e ogni passione senza dimenticare da dove proveniamo. Rinunciare di tornare a Follonica per pigrizia, magari dopo aver finito tardi le riprese di un film, significherebbe rinunciare alla vita che mi appartiene più di qualsiasi palcoscenico».