Ritrovati i resti di un mammuth che viveva nel Valdarno un milione e mezzo di anni fa: ora, per sostenere la ricerca su questi ritrovamenti e dare un nome all’elefante preistorico riemerso dalla terra toscana parte una raccolta fondi sul web. Nell’autunno del 2016 nelle campagne di Terranuova Bracciolini alcuni cacciatori hanno individuato le difese (zanne) di un elefante. È iniziato quindi lo scavo paleontologico, diretto dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo ed effettuato insieme all’Accademia Valdarnese del Poggio e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze. Dopo mesi di lavoro, paleontologi ed archeologi hanno portato alla luce varie ossa, tra le quali, il cranio e l’ulna di un Mammuthus meridionalis – l’elefante che popolava il Valdarno quando il territorio era una savana circa 1 milione e mezzo di anni fa.
Il restauro Per ora il reperto è stato protetto con una incamiciatura in poliuretano, legno e ferro, per poter essere trasportato dal sito di ritrovamento in un laboratorio adeguatamente attrezzato. Le fasi del restauro prevedono l’eliminazione del “pane di terra” che ancora ingloba i reperti, la pulitura dettagliata, la prosecuzione del consolidamento, già iniziato in fase di scavo, l’integrazione delle parti abrase. Il Mammuthus è un patrimonio di tutta la cittadinanza del Valdarno e proprio per questo, dopo il restauro, sarà collocato nelle Sale del Museo Paleontologico di Montevarchi, insieme alla collezione di fossili che raccontano il suo ambiente. Per poter sostenere le spese di scavo, estrazione, restauro e allestimento e affinché il Mammuthus torni ad essere un patrimonio di tutti i valdarnesi, è necessario uno sforzo comune di istituzioni, imprese e cittadini che amano il territorio, in aggiunta alla rete di amici e sponsor che già stanno sostenendo parte del lavoro.
La campagna di sottoscrizione Per questo da settembre 2017 si terrà una grande campagna di sottoscrizioni a sostegno del progetto: SOS Mammuthus. Aspetta il tuo aiuto da oltre un milioni di anni. Sul sito del Museo Paleontologico di Montevarchi e nelle piazze delle Feste del Perdono di settembre tutti i cittadini potranno conoscere l’iniziativa e contribuire all’impresa. Tutti coloro che doneranno, potranno partecipare alle votazioni per dare un nome al mammuthus.