Non appena si è sparsa la notizia per tutta la valle dell’Orcia si sono risvegliati dal loro torpore millenario e per passa parola si sono dati appuntamento per il 15 settembre. Ciascuno di loro è andato a ricercare in vecchie cassapanche, nelle soffitte, nei granai, i loro vecchi vestiti, i cappellacci, i bastoni per questo immancabile appuntamento. Sarà un raduno unico al quale nessuno di loro vorrà mancare. Notizie di agenzia ci informano che si stanno organizzando per marciare compatti verso questa meta che li vedrà una volta tanto tutti uniti, nei loro variegati vestiti, sgargianti di colori. Anzi, qualcuno, i più lontani si stanno già avviando con il loro passo un po’ incerto, incespicante, per non arrivare in ritardo.
 
“Il giorno più lungo” La notizia si è subito sparsa anche fra i loro abituali avversari ( i passeri) che, anzi, hanno subito pensato che sarà possibile anche per  loro ritornare là dove sempre erano vissuti, a frotte, numerosi e chiassosi, scacciati dall’impossibilità di vivere. E’ certo che anche loro rappresentanti vorranno essere presenti all’appuntamento. Intanto i più vecchi istruiscono i più giovani, qualcuno viene strappato dai sogni dei nonni. Sarà un appuntamento il “Il giorno più lungo”, ove un vero e proprio esercito di Spaventapasseri si ritroveranno per rivendicare il loro solitario, silenzioso ruolo millenario che finalmente potrà essere riconosciuto.
 
Il gran raduno Si dice che in previsione di troppo affollamento saranno istituiti dei punti di ritrovo e per evitare dispersioni si stiano organizzando appositi Vigilini  per segnalare il percorso e controllare il normale transito. Il loro Portavoce ci comunica che stanno buttato giù un programma per il riconoscimento del loro “status”  che sarà sottoposto all’approvazione di tutti. Nel frattempo è stato stabilito che potranno partecipare, da osservatori, anche Spaventapasseri delle Valli circonvicine. E soprattutto che non potranno assistere a questo appuntamento nonni e genitori se non accompagnati dai loro bambini. L’appuntamento è per il  mese di settembre a Monticchiello (a partire dal 15 fino al 7 ottobre) dove, nell’ambito della rassegna di scultura “Forme nel Verde sulla via Francigena, fra misticismo e tradizioni popolari” promossa  dal Comune di San Quirico d’Orcia ed altre realtà della Valle dell’Orcia, il “Teatro Povero” ha aderito sviluppando una inedita mostra installazione per le vie del paese dedicata a questi nostri “valdorciani un po’ speciali”, che finalmente torneranno a colorare i nostri sogni.