ISOLA DEL GIGLIO – Isola del Giglio e Giannutri si preparano a diventare “Covid free”. Prenderà il via venerdì 21 alle ore 9 e proseguirà fino alle 13 di domenica 23 maggio la vaccinazione di tutti i residenti e domiciliati delle due isole.
Lunedì scorso si sono chiuse le prenotazioni che assommano a 644 per il vaccino Pfizer e 168 per il siero Johnson & Johnson. Saranno quindi in totale 812 le dosi che saranno somministrate. Questa campagna di vaccinazione, che rientra nel piano del Governo per immunizzare le isole minori, riguarda tutti gli abitanti dai 16 anni in su che fino adesso non sono stati vaccinati.
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Orari e luoghi per il vaccino
Come è noto infatti, l’Asl Toscana Sud Est aveva già provveduto nei mesi scorsi a vaccinare gli over 80 con la collaborazione del medico di medicina generale come da programmazione regionale, e le persone con elevata fragilità. Le vaccinazioni si svolgeranno nelle due sedi predisposte e messe a disposizione dall’Amministrazione Comunale: la scuola di Giglio Castello e quella di Giglio Porto, dalle ore 9 di venerdì fino alle 13 di domenica. Saranno eseguite da un’equipe composta da medici e infermieri della Marina Militare integrati dal personale della Asl Toscana Sud Est.
«Con le tre giornate di vaccinazioni, in linea con il progetto dedicato alle piccole isole voluto dal Generale Figliuolo – spiega Antonio D’Urso, direttore generale della Asl Toscana Sud Est – porteremo a compimento la vaccinazione di tutti gli abitanti di Giglio e Giannutri nell’interesse della tutela della loro salute e nella speranza che questi incantevoli luoghi tornino a essere meta di turisti. Le isole sono per natura delle realtà peculiari – aggiunge – che vanno difese e preservate, con questa operazione contiamo di mettere in sicurezza tutti gli abitanti cercando di allontanare il più possibile gli effetti della pandemia. Il risultato atteso è ambizioso e fondamentale allo stesso tempo, e riusciremo a realizzarlo grazie alla collaborazione tra Asl, Comune, Marina Militare, Esercito Italiano e associazioni locali di volontariato», conclude il direttore generale.