Un utile di esercizio pari a 212.358 euro con un aumento percentuale del 454,91% rispetto al 2015 per un fatturato di 3.902.156 euro. L’assemblea dei soci di Terrecablate Reti e Servizi, detenuta al 100% dal Consorzio Terrecablate, ha approvato il bilancio 2016 deliberando una distribuzione di dividendi pari ad € 100.000,00 a favore dei propri soci. Prosegue il trend positivo dell’azienda dopo le già buone performance dello scorso anno (+38.268,81) a conferma, quindi, della bontà del cammino intrapreso sul territorio senese e non solo. L’EBITDA arriva a 908.842 euro con un incremento di circa il 40% rispetto all’esercizio precedente ed è stata superata la soglia di 7.000 clienti.

L’amministratore unico Turillazzi: «Clientela e fatturato in crescita» «Il bilancio ci restituisce numeri positivi in tutti i settori, dopo la scelta dell’ottimizzazione e dell’efficientamento decisa tra 2014 e 2015. Crescono la clientela residenziale, quella della piccola e media impresa, i clienti in fibra ed aumenta il fatturato – ha commentato Marco Turillazzi, amministratore unico di Terrecablate Reti e Servizi -. Oggi siamo consapevoli del valore territoriale della nostra azienda che rappresenta un punto di riferimento nei sistemi di telecomunicazioni non solo di Siena ma anche di Grosseto. Mi preme inoltre rivolgere un ringraziamento particolare alla proprietà per la fiducia che ha sempre manifestato nei miei confronti oltre ad un doveroso ringraziamento a tutti i dipendenti, nessuno escluso, per l’impegno che hanno profuso nel proprio lavoro».

Pescini (Consorzio Terrecablate):«Grande lavoro di squadra» «Un bilancio che ha messo in evidenza un risultato d’amministrazione importantissimo con circa 100mila euro di dividendo per i soci – aggiunge il presidente del Consorzio Terrecablate Michele Pescini – Un risultato che sottolinea l’impegno da parte di tutti, l’uscita definitiva da una fase delicata e che mi dà l’obbligo di congratularmi con l’amministratore unico, con il direttore generale e tutta la struttura per il grande lavoro di squadra svolto perchè solo così è possibile raggiungere risultati così significativi. Abbiamo dotato Siena e la sua provincia di un’azienda in grado di stare sul mercato in modo forte, strutturato e soprattutto di erogare servizi in fibra fortemente competitivi. Si aprono importanti prospettive per il territorio di Siena basate su questa tecnologia che, è ormai accertato, essere lo strumento del futuro per le telecomunicazioni su cui sta puntando lo stesso governo».

La clientela La clientela business rappresenta il 65% del fatturato, la retail il 35%, circa 260 sono le sedi di aziende ed enti cablati direttamente in fibra. Il bacino geografico di copertura della rete utilizzata da Terrecablate  è rappresentato da gran parte del territorio sud della Toscana (Siena, Poggibonsi, Colle di Val d’Elsa, Sovicille, Rosia, Asciano, Murlo, Casole d’Elsa, San Gimignano, Castelnuovo Berardenga, Monteroni d’Arbia, Monteriggioni, Buonconvento, Radda in Chianti. Grosseto, Arezzo, Firenze).

Investimenti La società ha continuato nel processo di rinnovamento tecnologico già iniziato con l’acquisizione nel 2013 della nuova centrale telefonica Softswitchclass 5. In particolare, nel corso del 2016, Terrecablate ha continuato l’investimento in infrastrutture in fibra ottica per il rilegamento di nuove utenze finali perseguendo l’obiettivo della diffusione della banda larga ed ultralarga sul territorio. Nel corso dell’anno è stato quindi dato un particolare focus alla copertura di specifiche zone come l’area industriale di loc. Sentino (Rapolano Terme) o di Chianciano Terme ove si è verificata una maggiore richiesta di servizi di connettività a banda larga o ultralarga.

Ambiente Terrecablate Reti e Servizi ha intrapreso un’attività puntuale di analisi dei costi di struttura e di maggiore attenzione alle politiche sociali ed ambientali. La società, pur essendo inserita in un contesto caratterizzato da alta e, quindi, costosa tecnologia e da costi variabili direttamente proporzionali all’aumento di fatturato ha comunque identificato e, nella maggior parte già attuato, un percorso virtuoso rivolto alla: riduzione dei costi di struttura, mantenendo e ove possibile incrementando i livelli di efficienza; introduzione di politiche virtuose e rispettose del contesto sociale e dell’ambiente.