Utile netto a 985, 5 milioni di euro. Grazie alla consistente crescita e alla plusvalenza di 405 milioni di euro proveniente dall’operazione di valorizzazione di parte del patrimonio immobiliare strumentale, il gruppo Monte dei Paschi di Siena supera le attese degli analisti. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha quindi approvato i risultati dell’esercizio 2010. In un contesto economico ancora difficile, nel 2010 il Gruppo Montepaschi, ha realizzato una significativa crescita delle basi patrimoniali, ponendo sempre al centro della propria azione commerciale i fabbisogni di famiglie ed imprese.


Azioni – Le iniziative poste in essere hanno consentito al Gruppo di consolidare il patrimonio clienti e di migliorare/consolidare il posizionamento competitivo nelle principali aree di business in cui opera. Inoltre il Gruppo ha mantenuto una continuità nell’erogazione del credito, sostenendo la propria clientela sia attraverso l’adesione ad iniziative legate ad accordi di sistema, sia sviluppando progetti in autonomia in un percorso di innovazione della gamma prodotti indispensabile per cogliere le potenzialità della timida ripresa in corso. Lo dimostrano un significativo miglioramento degli indicatori di banca reale (72.000 nuovi clienti, tasso di retention al 95,3%, tasso di acquisition al 5,7%, calo sensibile del numero dei reclami), e il miglioramento del posizionamento competitivo. Sul fronte interno, la forte attenzione all’ambiente, ai processi di lavoro, formazione e percorsi di sviluppo e alla qualità del welfare aziendale, ha portato ad una riduzione del turnover dei dipendenti e ad un significativo incremento delle ore di formazione.


Numeri – Da un punto di vista numerico, il Gruppo Montepaschi ha chiuso quindi positivamente il 2010, sia in termini economici (utile netto di  985,5 milioni di euro – 1.096,2 senza considerare la PPA(1) – contro i 220,1 milioni del 2009), che di performance commerciali (raccolta complessiva +6,9% anno su anno, impieghi +4,1%, stock mutui +12,7%). Particolarmente positivo è l’andamento del risultato operativo netto, a circa 946 milioni di euro, più del doppio rispetto al 2009, grazie alla crescita dei ricavi primari (+1,6% anno su anno) e alla significativa riduzione sia delle rettifiche su crediti (-21,2% anno su anno) che dei costi operativi (-5,2% anno su anno). Proprio l’intenso lavoro di contenimento dei costi operativi (quarto anno consecutivo di riduzione degli oneri operativi) porta il cost/income al 61,6% dal 64,7% di fine 2009. L’utile netto del quarto trimestre è di 628,6 milioni di euro a fronte dei -181,3 dello stesso periodo del 2009. Migliorano per il terzo anno consecutivo anche i coefficienti patrimoniali (BIS II AIRB floor RWA all’85%), con il Tier 1 che sale all’8,4% dal 7,5% di Dicembre 2009.


Conto economico – Il conto economico del 2010 registra un margine della gestione finanziaria e assicurativa di 5.571,3 milioni di euro (5.592,7 milioni nel 2009). All’interno dell’aggregato, il margine di intermediazione primario è di 5.503,2 milioni di euro, in aumento dell’1,6% dai 5.417,7 milioni del 2009, con un gettito del quarto trimestre di circa 1.390 milioni di euro (+1,8% rispetto al terzo trimestre 2010). Il margine di interesse è di 3.591,7 milioni di euro (+0,4% anno su anno) con un contributo del quarto trimestre di quasi 901 milioni di euro (+3% sul quarto trimestre 2009 ed in leggero calo rispetto al trimestre precedente). Il contributo del quarto trimestre non beneficia del repricing di parte del portafoglio (in particolare mutui a tasso variabile), effettuato all’inizio del 2011. Le commissioni nette (1.911,5 milioni di euro) sono in crescita del 3,8% sul 2009 e del 6,5% sul terzo trimestre. Tra le componenti dell’aggregato, registrano una crescita rispetto al 2009 le commissioni da collocamento/continuing di prodotti di raccolta e risparmio gestito, i proventi legati all’operatività estero e quelli relativi ai servizi di pagamento. Il risultato netto da negoziazione/valutazione attività finanziarie è di -23,1 milioni di euro (66,1 milioni il valore al 31/12/2009) con un contributo del quarto trimestre 2010 negativo per 5,7 milioni. In maggior dettaglio, l’attività di negoziazione ha registrato nell’anno un risultato negativo per 52,1 milioni (+17,6 milioni al 31/12/2009), di cui -23,1 milioni nel quarto trimestre 2010, sul quale ha inciso principalmente la crisi del debito sovrano, acutizzatasi nella parte finale dell’anno. Sono invece positivi i risultati da cessione di crediti e attività/passività finanziarie disponibili per la vendita che, a fine 2010, si sono attestati a 59,4 milioni (70,4 milioni il progressivo al 31/12/2009), beneficiando soprattutto della vendita di titoli plusvalenti classificati AFS e L&R. Infine, il risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair value è di  -30,4 milioni di euro (-21,9 milioni al 31/12/2009).


Aggregati patrimoniali – Per quanto riguarda gli aggregati di raccolta, al 31 dicembre 2010 i volumi di raccolta complessiva del Gruppo sono di circa 303 miliardi di euro, in crescita del 6,9% sull’anno precedente “a perimetro ricostruito” e del 3,4% sul 30/09/2010, con dinamiche di sviluppo significative sia sulla componente diretta, che su quella indiretta. La raccolta diretta, circa 158 miliardi di euro, aumenta del 3,6% sul 31/12/2009 “a perimetro ricostruito” e del 2,5% sul 30 settembre 2010, con la quota di mercato del Gruppo che sale al 7,88% con un miglioramento su base annua di 70 bps (+26 bps rispetto al 30/9/2010). L’evoluzione delle consistenze è da ricondurre all’apporto della raccolta da clientela istituzionale (+8,8% circa sul 2009), alle emissioni a medio e lungo termine (tra cui Covered Bond per 2,2 miliardi di euro), agli strumenti di mercato a breve e al contributo della clientela commerciale (+1,2% sul 2009), a cui sono stati dedicati nuovi collocamenti obbligazionari per circa 14 miliardi di euro.


Risparmio – In particolare, per quanto riguarda la gestione del risparmio, l’intensa attività commerciale si è tradotta in flussi di collocamento per circa 19 miliardi di euro. Sono particolarmente positive le evidenze del comparto bancassurance: la raccolta premi è di circa 5,2 miliardi di euro (+8,9% sul 2009), orientati prevalentemente sulle polizze tradizionali (3,1 miliardi) e sui prodotti Unit Linked (1,3 miliardi). I “crediti verso la clientela” del Gruppo, a fine 2010, erano circa 156 miliardi di euro, in crescita del 4,1% sull’anno precedente “a perimetro ricostruito” (+2,3% sul 30/09/2010), con una quota di mercato del 7,84%. E’ in forte crescita la percentuale di impieghi garantita (68% del totale impieghi rispetto a 56% del 2009). La dinamica degli impieghi nel 2010 ha beneficiato di nuovi mutui stipulati per circa 15,8 miliardi di euro, in aumento dell’11,1% rispetto all’anno precedente. Relativamente al credito specializzato erogato dal Gruppo tramite società prodotto dedicate, nel 2010 i flussi di nuovi finanziamenti sono complessivamente 12,8 miliardi di euro, in crescita di oltre il 25% rispetto al 2009 con un contributo del quarto trimestre 2010 di 3,8 miliardi di euro (+35,2% sul terzo trimestre). Nell’ambito del flusso di credito industriale, che incide per circa 10 miliardi di euro (7,6 miliardi di euro nel 2009), accelerano sia le erogazioni di MPS Capital Services (+18% a/a; +56,7% sul terzo trimestre) sia quelle di MPS Leasing & Factoring (+36,9 a/a; +43,3% sul terzo trimestre), queste ultime sostenute in particolare dal Turnover Factoring. Sul fronte del credito al consumo, nel 2010, Consum.it ha erogato complessivamente 2,7 miliardi di euro (+4,3% sul 2009), di cui 638 milioni nel quarto trimestre 2010 (-0,6% sul terzo trimestre 2010), al cui interno si registra un calo su base annua del credito finalizzato ed una ripresa dei prestiti personali.


Crediti – Al 31 dicembre 2010 il Gruppo Montepaschi aveva un’esposizione netta in termini di crediti deteriorati di 11.381 milioni di euro, in aumento di 1.160 milioni rispetto a fine 2009 “a perimetro ricostruito”, con un’inversione di tendenza nel quarto trimestre 2010 quando l’aggregato ha registrato una flessione dell’ 1,7% rispetto al 30/09/2010, riportando l’incidenza sul totale dei Crediti verso la Clientela al 7,28% (dal 7,58% di settembre). Rispetto al trimestre precedente, si riducono gli incagli (-3,5%) e soprattutto le esposizioni scadute (-33%) mentre crescono le sofferenze (+3,7%) ed i crediti ristrutturati (+5,4%). I presidi a copertura dei crediti deteriorati (41,8%) crescono di 140 bps rispetto a dicembre 2009 e di 120 bps rispetto ai valori di settembre 2010. Per le sole sofferenze lorde, il tasso di copertura è del 56%, le rettifiche di valore di portafoglio su impieghi in bonis lordi si attestano allo 0,56% sostanzialmente sui livelli del 31/12/2009. Scende anche la concentrazione del rischio: a livello di Gruppo i primi 10 prenditori passano dal 4,3% del totale impieghi 2009 al 3,5% del 2010.


Patrimonio netto – Si nota una importante generazione di patrimonio nel quarto trimestre. Il patrimonio netto a fine 2010 è infatti 17.156 milioni di euro (circa +760 milioni di euro rispetto a Settembre 2010) con il valore del patrimonio netto tangibile (al netto cioè delle immobilizzazioni immateriali e dei Tremonti Bond) , in crescita di circa il 10% rispetto ai valori di fine Settembre 2010. Secondo le ultime indicazioni del Comitato di Basilea, le nuove detrazioni del capitale prudenziale, da attuare progressivamente fra il 2013 e il 2018, potrebbero determinare, all’1/1/2014, tenendo conto della recente normativa sulle attività fiscali differite (Decreto MilleProroghe), un impatto di circa 30 punti base (a fronte della precedente previsione di 70 punti base). Il Consiglio di Amministrazione che ha approvato i conti 2010, ha deliberato di proporre all’assemblea la distribuzione di dividendi per 167,76 milioni. In particolare per le azioni ordinarie è prevista una cedola di 0,0245 euro, di 0,0335 per risparmio e di 0,0335 per privilegiate.


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