Sarà l’autopsia, in programma nei prossimi giorni, a chiarire il giallo dell’uomo parzialmente sciolto nell’acido, i cui resti sono stati trovati in un bidone nascosto in una intercapedine di un capannone nella campagna di Casalguidi (leggi). «Siamo in attesa che il Pm Claudio Curreli dia le nomine e gli incarichi per l’autopsia e per l’esame del Dna che avverrà nei prossimi giorni»,afferma il Vicequestore aggiunto Antonio Fusco, dirigente della squadra mobile di Pistoia, aggiungendo che «nuovi sopralluoghi all’interno del capannone saranno effettuati all’inizio della prossima settimana, forse già lunedì». Gli esami potrebbero dunque chiarire se i resti siano di Rosario Orefice, scomparso quattro anni fa, e della cui morte e soppressione del cadavere è accusato da tempo il fratello Luigi, proprietario del capannone. Luigi e’ stato interrogato per ore in Questura a Pistoia dopo la macabra scoperta avvenuta l’altra sera, ma lui continua a proclamarsi estraneo ai fatti.