Per poter aggirare i controlli l’autista di un tir aveva taroccato la centralina del suo mezzo  in modo da non dover usare un additivo per ridurre le emissioni inquinanti, ma è stato scoperto dalla Polizia stradale e, adesso, dovrà pagare 4mila 500 euro di multa.

Uno strano marchingegno Sabato mattina una pattuglia della Polstrada ha incrociato il mezzo a San Donato, alle porte di Lucca e lo ha fermato per un controllo. L’autista, un uomo di 48 anni di origine serba, aveva caricato della carta a Porcari con destinazione Belgrado ed era sicuro di non venire scoperto, ma gli è andata male. Quasi subito, gli agenti si sono accorti che c’era un marchingegno strano e hanno verificato che la sua funzione era quella di ingannare la centralina, facendole credere che l’additivo che serve per ridurre le emissioni inquinanti sprigionate dal tubo di scarico del tir fossero sempre in circolo, quando, invece, la realtà era proprio l’opposto. A quel punto è scattato il fermo del veicolo per tre mesi, mentre al camionista-truffatore è stata comminata la sanzione.