Confermata la volontà del Governo di riaprire i termini per concedere anche agli obbligazionisti che hanno ricevuto in donazione da parenti in vita, la possibilità di accedere al rimborso forfettario. È questa l’unica nota positiva e indiscrezione che il Comitato Risparmiatori Azzerati dal Salva-Banche, guidato da Vincenzo Lacroce, Silvia Battistelli e Alvise Aguti, riporta dopo l’audizione al cospetto della Commissione Finanze e Tesoro e del suo presidente Mauro Marino. Per conoscere i dettagli, le modalità e le tempistiche per poter presentare la richiesta di rimborso al Fitd e per l’ufficializzazione di tale notizia, sarà necessario, però, attendere martedì prossimo la votazione degli emendamenti in Senato.
L’appello: avanti con gli arbitrati «Un muro di gomma è stato quello contro cui il Comitato Risparmiatori Azzerati dal Salva-Banche è andato a sbattere, quando ha esposto i motivi volti ad evidenziare che le argomentazioni che giustificano un trattamento diverso tra gli obbligazionisti di Mps rispetto a quelli delle 4 banche non hanno fondamenti giuridici validi». È quanto riporta una nota dello stesso Comitato che aggiunge: «Non c’è l’onestà intellettuale di riconoscere che si andrà incontro ad un’ingiustizia esclusivamente dovuta a ragioni politiche. Più comprensibile e attenta, la Commissione si è dimostrata quando sono stati evidenziate le assurde peculiarità di esclusione dall’accesso all’arbitrato che il decreto 373 contiene, ovvero l’esclusione di oltre 3500 risparmiatori che hanno acquistato le obbligazioni subordinate presso altre banche o quelli che hanno acquistato allo sportello della banca, ma non nell’ambito di un rapporto negoziale diretto con la banca. Quello che il Comitato Risparmiatori Azzerati dal Salva-Banche ha proposto è che venga eliminato qualsiasi paletto e che, quindi, l’accesso all’arbitrato venga esteso a tutti i risparmiatori».